L’impegno della Regione per la montagna del Friuli.
“La Regione è e sarà vicina alla Carnia, alla montagna tutta ed ai suoi operatori”. Lo ha ribadito l’assessore regionale alle Attività produttive e al turismo, Sergio Emidio Bini, nel corso di un incontro in videoconferenza con i sindaci e i rappresentati dei consorzi e degli operatori della Carnia, ricordando che con l’ultima legge di Stabilità la Giunta Fedriga ha messo a disposizione dei poli montani ulteriori 36 milioni di euro per investimenti, mentre altri strumenti per potenziare il settore turistico e ricettivo sono stati previsti nella legge SviluppoImpresa, già calendarizzata per inizio febbraio per l’approvazione in Aula.
La riunione ha consentito agli esponenti del territorio montano di ribadire le difficoltà dell’area conseguenti al mancato avvio della stagione invernale causato della pandemia. Difficoltà che investono non soltanto il settore alberghiero, ma anche l’intero indotto delle attività impegnate nei servizi per il turismo bianco. Gli amministratori locali si sono detti fiduciosi in un’estate della ripartenza, come lo è stata quella del 2020, mentre i responsabili dei consorzi hanno annunciato di non voler esigere dai loro associati le quote di adesione per il 2021, in segno di solidarietà per la chiusura delle attività nelle località montane.
Si tratta di un gesto importante, ha sottolineato Bini, che evidenzia l’unità di intenti di un’area che ha ancora molto da offrire a un turismo qualificato e di prossimità. “Siamo consapevoli – ha aggiunto l’assessore – delle difficoltà che anche i Consorzi e le Reti stanno attraversando in questo difficile momento: per questo stiamo approfondendo le modalità per un eventuale sostegno a queste importanti realtà”.
“Assieme agli altri assessori regionali al turismo – ha proseguito – ho chiesto al Governo un impegno concreto per ristorare le attività economiche della montagna colpite dal blocco della stagione invernale, riscontrando disponibilità, tant’è che le risorse messe a disposizione dallo Stato sono state incrementate”.
“La Regione – ha specificato Bini – per quanto possibile continuerà a fare la sua parte: non a caso, per la sessione dei lavori del Consiglio regionale di inizio febbraio è stato calendarizzato il DDL 121, uno strumento che metterà a disposizione ulteriori 21 milioni di euro per ampliare la platea delle attività economiche da ristorare”. La Regione, ha inoltre detto Bini, sta già pensando anche al futuro.
“Per questo – ha anticipato – ho voluto inserire nella ‘Riforma SviluppoImpresa’ importanti innovazioni per il settore turistico, come per esempio il voucher ‘TuResta’ per le famiglie residenti nel Friuli Venezia Giulia che sceglieranno di soggiornare per almeno tre notti nelle nostre montagne”. “Con la nuova legge – ha spiegato l’assessore – miriamo altresì a valorizzare e riqualificare il patrimonio e le strutture esistenti: penso, per esempio, ai 20 mila euro che metteremo a disposizione per la riqualificazione degli appartamenti vacanze, al sostegno degli investimenti privati con innovativi strumenti di accesso al credito e al rafforzamento del Fondo turismo”.
“Inoltre – ha precisato – per rafforzare la fase di ripartenza prevediamo anche di stimolare la formazione degli operatori con la collaborazione di Promoturismo, mentre intendiamo quintuplicare gli eventi di animazione che faranno parte del pacchetto di offerta per la prossima stagione estiva”. “Occorre infatti fare tesoro – ha concluso Bini – dei risultati eccellenti raggiunti dalla montagna del Friuli Venezia Giulia nella scorsa estate e fare in modo che questo splendido territorio sia pronto a proporre al meglio le proprie prerogative per l’estate 2021, che ci auguriamo sia quella della ripartenza”.