La maxi multa a un camionista in Friuli.
Aveva architettato un sistema per eludere i controlli su strada, ma il suo stratagemma è fallito. Durante il fine settimana, lungo l’autostrada A/28 in località Cimpello di Fiume Veneto, la Polizia di Stato ha accertato un ingegnoso sistema per falsare le risultanze della “scatola nera” dei mezzi commerciali: il famigerato “cronotachigrafo”.
I poliziotti della Stradale di Pordenone, controllando i dati registrati dal cronotachigrafo, accertavano che il conducente, straniero, per far risultare il rispetto dei tempi di guida e di riposo imposti dalla normativa europea, nell’ultima settimana aveva utilizzato la carta del conducente (ovvero la scheda personale col microchip per la registrazione) intestata alla moglie, assente per tutta la durata dei viaggi, scambiandola con la propria. Così facendo, aveva più volte superato i tempi massimi di guida e omesso le pause e i riposi giornalieri. In un giorno, in particolare, aveva guidato addirittura per 13 ore consecutive (il limite massimo è di 10 ore) e riposato per sole 4 ore (il minimo è 9 ore).
Molteplici, quindi, le sanzioni elevate, per un ammontare complessivo di 4.000 euro e con ritiro per la sospensione della patente di guida. Sanzionata, in concorso, anche la moglie titolare della scheda indebitamente utilizzata (alla quale è stata sequestrata amministrativamente la carta conducente) e all’impresa di autotrasporto sarà pure inviata l’ispezione dell’Ufficio del Lavoro.
Sempre durante un posto di controllo, gli uomini della stradale hanno sorpreso un autista che circolava senza fare uso del cronotachigrafo, la cui installazione è obbligatoria sui veicoli da trasporto merci di peso superiore alle 3,5 tonnellate e sui veicoli adibiti al trasporto di più di nove persone, conducente compreso, che circolano nel territorio dell’Unione Europea. Al conducente è stata ritirata immediatamente la patente per la successiva sospensione: per lui, in aggiunta, una sanzione da 870 euro.
La Polizia Stradale ricorda che alterare le risultanze del tachigrafo significa permettere a conducenti privi di senso di responsabilità di percorrere centinaia di chilometri e di trascorrere decine di ore a bordo di veicoli la cui massa può superare le 40 tonnellate in condizioni psico-fisiche a dir poco precarie. Questo vuole dire aumentare sensibilmente le possibilità di causare incidenti le cui conseguenze possono essere veramente gravi a discapito di tutti gli utenti della strada.