La conduttrice ha raccontato la sua esperienza con i piccoli telespettatori
Da qualche settimana ha preso il via l’ottava stagione di Maman!, la trasmissione televisiva in lingua friulana, frutto di una co-produzione dell’ARLeF – Agjenzie regionâl pe lenghe furlane e di Telefriuli. Daria Miani, accompagnata dal suo amato gatto Vigji, è quindi tornata (tutti i venerdì alle 18.30 e in replica la domenica alle 7 e alle 13; le puntate sono disponibili anche sulla Tv on demand e sul canale YouTube dell’ARLeF) a intrattenere i bimbi di età compresa tra i 4 e gli 8 anni. La nuova serie è come di consueto ricca di rubriche. Attraverso divertimento, narrazione e gioco, i bambini vengono esposti al plurilinguismo e ai tanti vantaggi cognitivi che derivano dall’utilizzo di più lingue fin dalla più tenera età. Abbiamo parlato di tutto questo proprio con la storica conduttrice del programma, che nella vita fa l’insegnante. Ecco cosa ci ha raccontato Daria.
Secondo lei qual è il segreto del successo di questo format?
Credo che il suo successo stia nell’aver permesso alla lingua friulana di inserirsi in un contesto come quello televisivo ma, soprattutto, nel presentarsi in modo giocoso; seppur con contenuti didattici e laboratoriali. Il segreto è procurare un sorriso ai telespettatori. Insomma, toccare l’anima e il cuore di chi ci segue.
Cosa significa essere diventata un volto amico per i piccoli telespettatori?
Da bambina mai cresciuta, essere riconosciuta dai piccoli per strada, o nelle scuole in cui vado a fare lezioni di friulano, vedere i loro occhi brillare di energia positiva, mi riempie il cuore di gioia. La soddisfazione più grande è quella di rendermi conto che ciò che faccio con tanta passione, porti allegria ai bimbi e offra loro la possibilità di imparare giocando. Questo significa aver raggiunto l’obiettivo: aver fatto breccia nel loro cuore.
Che importanza ha per lei, da docente, insegnare ai bimbi il friulano sin da piccoli?
È ormai risaputo che apprendere, sin da piccoli, almeno due lingue, aiuti i bambini ad avere più facilità nell’acquisizione di altri idiomi. Studi recenti dimostrano infatti che, chi conosce due lingue, è facilitato nell’impararne una terza, mentre chi dispone di una sola, manifesta difficoltà ad acquisire la seconda. Sin dalla nascita i bambini imparano le lingue senza sforzo, così come imparano a camminare. Ce lo mostrano in Maman!, nella rubrica “Zuìn cu lis lenghis”, anche i due fratelli Max e Leo che parlano fluentemente inglese, friulano e italiano. Il modo migliore per apprendere una lingua è quindi viverla in casa e nei contesti del quotidiano, non solo studiarla come materia curricolare. Senz’altro, poi, la strategia migliore per stimolarne l’apprendimento è quella di utilizzare una modalità di insegnamento ludica e coinvolgente. Proprio come fa Maman!