Ricorsi fiscali, in Fvg se ne fanno troppo pochi: verso il taglio e l’accorpamento delle Corti

In Fvg nel 2024 le quattro Corti hanno raccolto 1.161 liti fiscali.

I ricorsi tributari si fanno solo nei capoluoghi regionali, con il risultato di lasciare troppe Corti senza lavoro, che però pesano sulla spesa della macchina giudiziaria italiana. I numeri, messi nero su bianco dal Sole24Ore, non lasciano dubbi. E il piano di riorganizzazione della giustizia tributaria, previsto dalla legge delega fiscale (111/2023), potrebbe portare a un accorpamento delle sedi giudiziarie italiane, con importanti conseguenze anche in Friuli Venezia Giulia.

Attualmente, nella regione ci sono quattro Corti di primo grado, che nel 2024 hanno raccolto appena 1.161 ricorsi complessivi, una media molto bassa rispetto ad altre regioni. Ciò conferma la scarsa sostenibilità economica di tali sedi. Il piano del governo punta a concentrare le corti nei capoluoghi regionali, con poche eccezioni per territori difficili da raggiungere. Questo potrebbe significare la chiusura di alcune sedi periferiche in Friuli, lasciando solo Udine o Trieste operative per garantire maggiore efficienza.

Il problema non è solo locale: in tutta Italia, molte sedi periferiche gestiscono meno di 200 ricorsi all’anno, contro una soglia minima di 700 necessaria per essere economicamente sostenibili. La situazione del Friuli Venezia Giulia, con dati nettamente inferiori rispetto al Nord Italia (ad esempio, i 6.402 ricorsi di Milano), evidenzia l’urgenza di razionalizzare le risorse.

Progetto di riforma in stallo.

Il progetto di riforma è però ancora in fase di stallo. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha sollecitato il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (Cpgt) a elaborare un piano di accorpamento, ma il processo procede a rilento, anche per le resistenze di alcuni consiglieri, contrari alla chiusura indiscriminata delle corti.

Questa riorganizzazione, che prevede il passaggio da giudici onorari a professionali, è considerata essenziale per migliorare il sistema, ma comporta costi notevoli: quasi 700 milioni di euro nel prossimo triennio. A fronte di ciò, il Friuli Venezia Giulia potrebbe essere un modello pilota per accorpamenti, vista la distribuzione geografica contenuta e i numeri di ricorsi gestibili con la videoudienza.

La decisione finale dipenderà dal piano del Cpgt, atteso nei prossimi mesi, e dal bilanciamento tra razionalizzazione dei costi e tutela dell’accessibilità alla giustizia in aree periferiche.