I numeri della domanda di lavoro in Friuli.
Sono circa 11mila le assunzioni previste dalle imprese a giugno in Friuli Venezia Giulia e salgono a 28.500 avendo come orizzonte previsionale l’intero trimestre giugno-agosto, con un incremento di 160 unità rispetto a giugno 2022 (+1,5%) e di 520 unità sul corrispondente trimestre (+1,9%).
I settori che assumeranno di più.
Nel mese, sono ovviamente il turismo, ma anche il manifatturiero (rispettivamente con 2.720 assunzioni e 2.740) a sostenere la domanda di lavoro. Anche per giugno si conferma elevata la difficoltà di reperimento incontrata dalle imprese nel reclutare il personale: sono difficili da reperire più della metà dei lavoratori ricercati (51,3%, +6,3 punti percentuali su giugno 2022). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, elaborato per il Fvg dal Centro Studi della Camera di Commercio Pn-Ud.
A giugno, l’industria nel suo complesso ricerca circa 3.470 lavoratori che salgono a 9.140 nel trimestre giugno-agosto. Per il manifatturiero, che è alla ricerca di 2.740 lavoratori nel mese e di 7.070 nel trimestre, le maggiori opportunità di lavoro riguardano le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo. Per il settore delle costruzioni sono programmate 730 assunzioni nel mese e 2.070 assunzioni nel trimestre.
Sono invece 7.690 i contratti di lavoro previsti dal settore dei servizi nel mese in corso e oltre 19mila quelli per il trimestre giugno-agosto. È il turismo a offrire le maggiori opportunità di occupazione con oltre 2.700 lavoratori ricercati nel mese e circa 6.400 nel trimestre, seguito dal comparto dei servizi alle imprese circa (2.200 nel mese e 6.000 nel trimestre).
Le difficoltà nel trovare lavoratori.
La difficoltà di reperimento si attesta al 51,3%. Il Borsino delle professioni del Sistema Informativo Excelsior segnala i tecnici della salute con l’82,1% di difficile reperimento, seguiti dagli operai specializzati in installazione e manutenzione di attrezzature elettriche/elettroniche (81,5%) e dai tecnici in campo ingegneristico (80,8%). Per gli addetti alle attività di ristorazione la difficoltà di reperimento si attesta invece al 44,6%, quasi uno su due.
“Quest’ultimo dato in particolare, in vista di una stagione ora in piena apertura – precisa il presidente Cciaa Pn-Ud Giovanni Da Pozzo – ci fa insistere sull’importanza di preparare i nostri giovani con sempre maggiore qualità a queste professioni così richieste. Il turismo, con la ristorazione, sono settori chiave della nostra economia, in grado di qualificare il territorio, fortemente legati anche alle peculiarità storiche, culturali e artistiche che contiamo abbiano sempre più appeal anche in futuro. Dunque è bene guardare questi dati e rispondere proattivamente anche dal punto di vista della formazione in vista dell’occupazione”. Il 36% delle assunzioni interesserà giovani con meno di 30 anni e per una quota pari al 21% le imprese prevedono di assumere personale immigrato.