L’arresto al casello di Udine di un latitante.
Si aggirava per il Friuli, nonostante dovesse trovarsi in prigione a seguito di condanna definitiva. Ma la sua corsa ora è finita. Nella notte di ieri, 7 febbraio, alle 3.40 una pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine “Lombardia” della polizia di Stato, di stanza a Milano, ha controllato al casello autostradale di Udine Sud un’autovettura con a bordo tre cittadini albanesi.
Dagli accertamenti ai terminali è emerso che uno di loro, 32enne, doveva espiare un residuo di pena di quasi quattro anni, esattamente 3 anni 11 mesi ed 1 giorno, comminatagli per i reati di furto aggravato e furto in abitazione perpetrati ad Ancona sul finire del 2013. Lo straniero nella mattinata successiva è stato pertanto condotto presso il locale carcere.
È uno dei risultati di rilievo dei controlli straordinari del territorio disposti dal Questore di Udine al fine di contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina e che vedono quotidianamente impegnati gli agenti della polizia di Stato in forza alla Questura udinese ed ai Reparti Prevenzione Crimine di Milano, Bologna e Genova, nonché i militari dell’Esercito italiano della missione “Strade sicure”.
Nell’arco delle 24 ore, in città sono state identificate 158 persone e controllati 74 veicoli, ed è stato inoltre deferito all’Autorità Giudiziaria per ricettazione un cittadino afghano, trovato su un monopattino elettrico sul cui possesso non era in grado di fornire alcuna giustificazione.