Il cane è stato ucciso da un cacciatore a poca distanza da casa
Aveva solamente un anno e mezzo il cane Keeran e ieri, domenica 15 gennaio, era a spasso con il suo padrone a poca distanza da casa quando un cacciatore lo ha colpito col fucile, uccidendolo perché, a quanto sembra, lo aveva scambiato per un cinghiale.
Keeran era un Lupino del gigante di proprietà di Francesca Bertolutti, 30enne friulana laureata come tecnico veterinario, e Claudio Mangini, animal trainer che con gli animali ci lavora, oltre ad amarli. Erano all’incirca le 13 di ieri, domenica 15 gennaio, e Claudio era uscito come di consueto con i suoi cani, tra cui anche il piccolo Keeran, per fare una passeggiata.
Mentre, assieme agli altri sei cani di proprietà, Keeran scorrazzava felice lungo la tenuta di proprietà di circa trenta ettari a Ponzano di Fermo, nelle Marche, un cacciatore, ad una distanza ravvicinata, ha aperto il fuoco, sparando al povero animale. Proprio ieri mattina, Francesca aveva pubblicato le immagini dei cani che correvano contenti. “Mai avrei pensato che le tue foto di stamattina sarebbero state le ultime, per colpa di un cacciatore, che di cacciatore aveva ben poco. Questo è ciò che resta di te – ha commentato la donna -. Mentre correvi da me. A casa. Con altri 7 cani intorno e una persona. Sei stato il regalo più bello della mia vita. E rimarrai insostituibile“.
“Mentre ero in compagnia dei miei cani, ho sentito un forte boato di punto in bianco, che mi ha portato a rientrare immediatamente a casa- racconta Mangini-. Una volta rientrato a casa, mi sono accorto che mancava Keeran e sono immediatamente ritornato sul posto, dove i cacciatori stavano proseguendo la battuta di caccia. Ho chiesto se avessero sparato al mio cane e loro, con fare totalmente tranquillo, hanno confermato e addirittura cercato di minimizzare la cosa. Hanno detto che era stato un incidente e che lo avevano scambiato per un cinghiale”. A pochi metri, riverso nel fossato, Keeran giaceva senza vita con un foro nella spalla che gli ha trapassato cuore e polmoni. “L’autore di questo orribile gesto poi è salito in auto assieme al bambino che teneva per mano e si è allontanato, ma io l’ho seguito e, una volta raggiunto, l’ho intimato di seguirmi fino alla stazione dei carabinieri più vicina”. L’uomo è stato quindi denunciato e ora si attendono gli sviluppi del caso.
Sono tantissime le persone rimaste colpite dal caso di Keeran (che ha riportato al centro della polemica la caccia): Francesca e Claudio, infatti, si occupano di recuperare i cani con disturbi comportamentali e il Lupino del gigante era un loro “aiutante”, dato che veniva utilizzato per le attività di aggregazione sociale degli animali.