Tra infortuni e falsi allarmi, giornata di super lavoro per il Soccorso alpino in Friuli

I numerosi interventi del Soccorso alpino in Friuli.

Giornata di intensa attività per il Soccorso alpino in Friuli. Sono numerosi, infatti, gli interventi che hanno visto impegnati i soccorritori in diverse zone.

Si è concluso alle 16.30 l’intervento della stazione di Moggio Udinese del Soccorso Alpino iniziato alle 14.20 per portare soccorso ad una donna che si è procurata traumi a spalla e ginocchio con una caduta scendendo lungo una variante di sentiero al 734b in Val Resia, nei pressi della frazione di Oseacco. I soccorritori si sono portati in quota lungo una pista forestale con il fuoristrada e hanno poi proseguito a piedi per raggiungerla. La donna, una udinese del 1961, era assieme ad altri compagni di escursione con una guida che li accompagnava. È stata imbarellata e trasportata a spalla fino all’automezzo del Soccorso Alpino in circa 45 minuti lungo un sentiero a tratti stretto e poi condotta a valle con il furgone in un punto dove poteva arrivare l’ambulanza, dove poi è stata caricata per essere accompagnata all’ospedale di Tolmezzo.

Soccorso alpino in campo anche a Forni di Sopra. Sul Monte Tinisa tra le 15.30 e le 17 circa, le squadre del Soccorso Alpino  sono state caricate a bordo dell’elicottero della Protezione Civile per esser condotte velocemente in quota dagli escursionisti che avevano richiesto supporto per un undicenne che non riusciva più a scendere perché esausto. Il minorenne era accompagnato da tre adulti, due uomini e una donna, tutti di Trieste, la madre del ragazzino, rispettivamente del 1970, del 1972 e del 1973. Data la distanza dal fondovalle e considerato l’imminente temporale con pioggia, che poi è arrivato, si è optato quindi per l’invio dell’elicottero.

Successivamente ci sono state altre due attivazioni, dove ugualmente è stato inviato l’elicottero della Protezione Civile in perlustrazione. Sul Monte Amariana (Tolmezzo), dove sono stati caricati a bordo due soccorritori, al fine di perlustrare il sentiero su segnalazione di un escursionista che aveva segnalato una donna con problemi ad una caviglia, La donna era accompagnata da un altro escursionista e comunque non è stato rilevato nulla di fatto durante la perlustrazione.

La seconda attivazione è avvenuta successivamente, tra le 17 e le 19 su segnalazione del marito di una donna che era andata sul Monte San Simeone e che aveva telefonato al coniuge per riferirgli che si era persa proseguendo verso il Monte Festa. La donna non era più risultata raggiungibile perché aveva il cellulare scarico ma poi ha trovato un altro escursionista che le ha prestato il suo per avvisare il marito che era riuscita a ritrovare la strada. Anche qui l’elicottero della Protezione Civile è stato inviato in perlustrazione finché non c’è stato il rientro dell’allarme.