Inchiesta dossier illegali, i friulani spiati.
La grande inchiesta sui presunti dossier raccolti illegalmente che sta scuotendo l’Italia, vedrebbe coinvolto anche il Friuli Venezia Giulia. L’indagine della Direzione distrettuale antimafia (Dda), infatti, ha portato alla luce una rete organizzata di spionaggio informatico in grado di accedere a banche dati strategiche per ottenere documenti riservati, una rete che avrebbe ruotato attorno alla società Equalize, presieduta dal presidente della Fondazione Fiera di Milano, Enrico Pazzali.
Gli inquirenti sospettano che migliaia di nomi di personaggi pubblici e privati di rilievo e non, siano stati oggetto di dossieraggio: si parla di più di 800mila persone spiate a vario titolo. Tra le realtà finite nel mirino della rete risulta anche una grande azienda friulana, la Danieli spa. Il nome delle acciaierie risulta dalle intercettazioni tra due degli indagati, Enrico Pazzali e Samuele Calamucci (esperto di informatica): nel dialogo, i due vogliono avere maggiori informazioni sulla società friulana.
Dalle carte dell’inchiesta, emergono anche i nomi di altri cittadini friulani finiti nel mirino della banda dei dossier: si tratta di una donna di 67 anni, nata a Udine (in merito alla quale gli “spioni” avrebbero carpito informazioni sia dalle banche dati del Fisco, sia da quelle dello Sdi, la banca dati più sensibile delle forze dell’ordine), e di un 53enne nato a Pordenone (anche in questo caso, i dati sono stati carpiti dallo Sdi).