Un terzo delle famiglie friulane è in difficoltà.
Tiene l’occupazione, ma l’incertezza economica mette in difficoltà il 33 per cento delle famiglie friulane. A dirlo è il quadro tracciato, oggi nella sede di Confcommercio Udine, dall’indagine di Format Research promossa dall’Ente Bilaterale del Terziario del Fvg.
Il quadro occupazionale.
Nella nostra regione, l’occupazione del settore terziario ha segnato un leggero miglioramento, con un indicatore congiunturale pari a 52 punti (erano 51 a settembre). Per il prossimo semestre, la maggioranza delle imprese del settore (il 79 per cento) prevede un quadro occupazionale stazionario mentre il 15 per cento pensa di aumentare gli addetti per la stagione estiva.
Le famiglie friulane.
Nonostante questo, le famiglie friulane registrano difficoltà in riferimento alla situazione economica: il 36,1 per cento ritiene che la situazione economica della propria famiglia sia peggiorata rispetto al passato, nonostante i timidi segnali di miglioramento dell’indicatore congiunturale. Si riduce però l’area del disagio sociale delle famiglie del Fvg: era pari al 27,5 per cento nel corso del 2022, oggi è pari al 18 per cento delle famiglie.
I timori delle famiglie.
Tra i timori più diffusi, i pagamenti di mutui e bollette, quelli relativi alle spese sanitarie, le spese per persone a carico e per l’acquisto di materiale scolastico. Nello specifico, una famiglia su dieci circa teme difficoltà nella restituzione di un finanziamento in atto e di avere molte difficoltà a pagare le bollette mentre il 50 per cento circa non teme alcuna difficoltà in tal senso.
Il 17,3 per cento teme di avere difficoltà nel sostenere famigliari a carico mentre il 39,5 per cento sostiene che non avrà difficoltà, il 12,7 per cento avranno difficoltà ad affrontare le spese sanitarie, ma il 50,7 per cento non avrà problemi in tal senso. L’11,6 per cento pagherà il materiale scolastico con molta difficoltà e il 6,7 per cento incontrerà difficoltà nell’acquisto di generi alimentari. Più di un lavoratore su due ritiene di poter affrontare queste spese senza difficoltà.
Le intenzioni di investimento.
Se da un lato le famiglie prevedono una riduzione degli acquisti nei prossimi mesi, dall’altro una su sei è pronta a investire sulla casa e una su cinque sull’auto.
Nei prossimi sei mesi, infatti, il 45 per cento acquisterà meno o un po’ meno elettrodomestici e mobilio, mentre il 9 per cento si limiterà a spendere un po’ meno rispetto ai sei mesi precedenti. Il 16,8 per cento delle famiglie prevede nei prossimi sei mesi di acquistare una abitazione o di iniziarne la costruzione. Il 19,5 per cento delle famiglie del Fvg nei prossimi sei mesi prevede l’acquisto di un’autovettura. Il 29,9 per cento delle famiglie del Fvg prevede nei prossimi sei mesi di investire nella manutenzione o nel miglioramento dell’abitazione. Otto famiglie su dieci certamente non acquisteranno una nuova abitazione, l’80,4 per cento non è intenzionata ad acquistare un’automobile nuova e (nonostante gli incentivi pubblici) oltre il 70 per cento non ha intenzione di ristrutturare casa.