A tanto ammontano i prestiti non rimborsati dalle imprese friulane.
Ammontano a quasi 750 milioni di euro le rate dei prestiti non pagate alle banche dalle imprese friulane. A dirlo è un report del Centro Studi Unimpresa, relativa ai non performing loan, ossia ai crediti deteriorati.
E il Friuli Venezia Giulia risulta comunque tra le migliori realtà a livello regionale in Italia secondo l’analisi basata sui dati della Banca d’Italia: il record, infatti, spetta alla Lombardia dove gli arretrati dei finanziamenti valgono oltre 9 miliardi di euro, quasi un quarto del totale nazionale pari a 38 miliardi.
In Fvg, a marzo 2023 si registrano crediti ammalorati delle imprese per complessivi 749 milioni (2%), di cui 246 milioni sono sofferenze (la categoria peggiore, che equivale e perdite per gli istituti), 459 milioni inadempienze probabili (la fascia intermedia sul piano dei rischi) e 44 milioni rate scadute (quelle che hanno ancora la probabilità più alta di essere saldate). Meglio di noi, la Liguria, con 680 milioni (1,8%), l’Umbria con 569 milioni (1,5%) e la Calabria con 500 milioni (1,3%).
“I crediti deteriorati delle imprese – ha spiegato il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora -, vanno tenuti sotto controllo per due ragioni: la prima è che la liquidità concessa a tassi variabili è soggetta ad aumenti delle rate e questo vuol dire, nel tempo, maggiori difficoltà nell’onorare le scadenze relativi ai rimborsi; il secondo motivo riguarda i tassi in crescita sui nuovi prestiti cioè condizioni di accesso al credito sempre più sfavorevoli per le imprese. Si tratta di un mix pericolosissimo per l’economia italiana, un allarme liquidità che mi pare fortemente sottovalutato”.