Controlli sui sussidi universitari.
Il comandante regionale della Guardia di Finanza, Fabrizio Nieddu, e il direttore generale dell’Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio (ARDiS), Pierpaolo Olla, hanno siglato un importante protocollo d’intesa per rafforzare la collaborazione nel controllo delle dichiarazioni reddituali e patrimoniali dei beneficiari di sussidi universitari.
Questo accordo locale rappresenta un’estensione di una collaborazione già avviata a livello nazionale, sancita recentemente da un accordo quadro tra il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e il comandante generale della Guardia di Finanza, Andrea De Gennaro.
L’intesa tra Guardia di Finanza e ARDiS mira a potenziare l’efficienza del sistema di controllo e prevenzione contro gli abusi legati ai sussidi erogati dall’ARDiS, come borse di studio e alloggi universitari. L’obiettivo è proteggere gli interessi economici e finanziari pubblici, con particolare attenzione alle misure di sostegno per il diritto allo studio.
Il protocollo introduce un duplice sistema: da un lato, rafforza la prevenzione con controlli chiari ed efficaci; dall’altro, mira a contrastare eventuali abusi, valutando con attenzione le posizioni sospette. Qualora si riscontrino irregolarità, i beneficiari potrebbero non solo perdere i sussidi, ma anche affrontare conseguenze penali, dovendo restituire immediatamente i fondi ricevuti in modo illecito.
L’accordo sottolinea l’impegno congiunto della Guardia di Finanza e dell’ARDiS nel garantire equità sociale, tutelando le fasce più deboli che hanno realmente bisogno del sostegno pubblico. Questo intervento mira a garantire il diritto allo studio sancito dall’articolo 34 della Costituzione, secondo il quale “i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.