Il tema del disagio tra i giovani in Friuli.
Casi di autolesionismo, ma anche episodi di violenza e bullismo: il tema del disagio tra i giovani preoccupa anche il Friuli. L’argomento è stato trattato dai consiglieri regionali che, in commissione, hanno affrontato le problematiche del mondo giovanile, ascoltando in audizione il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, le aziende sanitarie, i rappresentanti di diverse realtà sanitarie, forze dell’ordine regionali e associazionismo.
Tra i numeri illustrati, un aumento del 27% di episodi di autolesionismo negli ultimi anni, ma anche un desiderio di dialogo, con il 50% dei ragazzi che chiede un confronto con il mondo degli adulti.
I portavoce delle Consulte giovanili del Fvg hanno rappresentato le realtà delle quattro province. Concordi sulle tematiche principali, simili su tutto il territorio, come la necessità di dare risposta ai disturbi di ansia, stress, incapacità di comunicare in modo efficace. Si sono detti d’accordo sulla richiesta di implementare il supporto psicologico al disagio emotivo anche per contrastare il significativo aumento degli episodi di bullismo e cyberbullismo.
La parola è quindi passata alle Aziende Sanitarie. L’Asugi, rappresentata dalla responsabile del Servizio sulle dipendenze Tonia Contino, ha voluto sottolineare l’attività del servizio, nato nel 2021 per la crescita della domanda: “I minorenni con disagio sono in aumento – ha detto -, non dobbiamo metterci in una posizione di attesa ma di proattività, intercettando immediatamente le problematiche”.
Corinna Michelin, del servizio dei Disturbi del comportamento alimentare, presente a Trieste e Monfalcone, ha rappresentato una realtà di disagio con “ragazzi sempre più giovani che accedono agli ambulatori e ai centri diurni“. Dal canto suo, Marco Carrozzi, del Burlo Garofalo di Trieste, ha posto l’accento sul disagio che diventa malattia.
Degli aspetti giudiziari del disagio giovanile ha parlato Silvia Balbi, presidente del Tribunale minorile di Trieste. È stata sottolineata l’estrema importanza della prevenzione per avere
segnalazioni tempestive da parte delle istituzioni coinvolte. “Gli strumenti sono quelli previsti dal codice civile, con l’affidamento ai servizi sociali, in sinergia col servizio sanitario – ha spiegato -. Non si tratta di strumenti di natura punitiva, ma di sostegno per il recupero dei minori. Per quanto concerne il settore penale, notevole è stato l’aumento dei fenomeni inerenti droga, bullismo, aggressioni. Ogni intervento mira alla riabilitazione nel minor tempo possibile.”
Dell’aumento delle babygang e della sinergia con la scuola per una maggiore informazione, ha parlato il commissario Mariaconcetta Losurdo, della Questura di Pordenone, mentre il collega di Udine, Francesco Leo, ha sottolineato l’emergenza stalking e il moltiplicarsi degli episodi di violenza tra i più giovani mentre i dirigenti scolastici, tramite Luca Gervasutti, hanno riportato il senso di smarrimento dei ragazzi nei confronti del presente e la paura del futuro.