Andrea Vendrame ha vinto la tappa Mortegliano-Sappada.
Dalla partenza a Mortegliano, all’arrivo a Sappada (vinto da Andrea Vendrame), quella di oggi è stata per il Friuli una grande festa rosa: la festa per il Giro d’Italia che ha mostrato al mondo la storia e la bellezza della nostra regione; la festa con un pensiero rivolto a Enzo Cainero, il patron del Giro in Fvg; la festa di poter vedere il toro di Buia, Jonathan Milan, correre nella sua terra, attorniato dall’affetto dei tifosi che lui salutava al passaggio.
E i friulani non hanno perso certo l’appuntamento: non li ha fermati il meteo ballerino. Migliaia di persone hanno seguito da bordo strada la corsa, con cartelli di incitamento e cori, attraverso i paesi addobbati per l’occasione: un Friuli tinto di rosa. A vincere, come detto, è stato Andrea Vendrame, il Joker (di Conegliano): dopo una fuga di una trentina di chilometri, ha tagliato per primo il traguardo di Sappada.
Una tappa dai tanti significati, a cominciare da Mortegliano: “Un modo – ha detto lo stesso Governatore Massimiliano Fedriga -, per rendere il giusto omaggio a una popolazione ferita dal maltempo del 2023, che però è stata capace di salire di nuovo in sella per pedalare veloce, riportando il territorio verso la normalità, ma anche per offrire al mondo una cartolina del Friuli da una regione che è terra di campioni e culla del ciclismo“.
Il ricordo di Cainero.
Ed è stato lo stesso Fedriga, a ricordare il “padre” del Giro in Fvg: “Non era facile proseguire lungo il percorso che ha tracciato Cainero, un uomo che ha scritto pagine indimenticabili di questa manifestazione in questo territorio e per questo la regione gli sarà sempre grata. Il testimone è ora passato nelle mani di Paolo Urbani, che ha percorso assieme a Cainero le ultime edizioni della manifestazione e che sta dimostrando di saper proseguire lungo la scia di successi che il suo predecessore aveva portato nella nostra terra”.
Anche durante la cronaca della tappa, i cronisti hanno ricordato “le sue trovate geniali, che sembravano improponibili” e il grande rimpianto di non essere riuscito a portare il Giro sul Crostis, con una modifica della tappa nel 2011 appena il giorno prima.
Il grande affetto per Jonathan Milan.
Grandissimo l’affetto dei friulani per il toro di Buja, che “giocava in casa”. Migliaia di persone hanno atteso lungo il percorso di vedere passare la “maglia ciclamino” della gara (conservata anche dopo la tappa di oggi), capace di far sognare un territorio intero con le vittorie alle tappe 11 e 13 di questa edizione.
Una vetrina per il “piccolo compendio dell’universo”.
“La tappa del Giro d’Italia Mortegliano – Sappada si è rivelata un’occasione per promuovere
il Friuli Venezia Giulia anche in Europa, trasformando l’evento sportivo in una vetrina per le eccellenze regionali e per favorire le relazioni internazionali con uno sguardo a Go!2025″ è il commento del vicegovernatore Mario Anzil.
“Il Friuli Venezia Giulia con la tappa del Giro d’Italia ha modo di enfatizzare agli occhi del
mondo le bellezze dei suoi paesaggi e la ricchezza delle sue eccellenze imprenditoriali, uristiche, enogastronimiche. Un’occasione quindi per promuovere una volta di più il Friuli
Venezia Giulia presso l’Europa, amplificando e rafforzando le relazioni estere in vista di Nova Gorica Gorizia Capitale europea della Cultura 2025, che proprio in Europa, nei mesi che mancano
all’inaugurazione ufficiale delle celebrazioni, trova la sua vetrina più importante” ha concluso.