Giro d’Italia in Friuli, presentata la tappa Tarvisio-Monte Lussari

E’ stata presentata ieri sera la 20esima tappa Tarvisio-Monte Lussari del Giro d’Italia, in programma per il prossimo 27 maggio, nel ricordo di Enzo Cainero.

La tappa.

Una tappa estremamente impegnativa. I primi 10 km circa si svolgono in piano o leggera discesa prevalentemente lungo la Ciclovia Alpe Adria e permettono di sviluppare grandi velocità. Giunti al Torrente Saisera (Cronometraggio intermedio) iniziano circa 8 km pavimentati in cemento che portano al Santuario. Il tratto di salita vera e propria in 7.5 km propone pendenze attorno al 12% medio con i primi 4.8 km al 15% (paragonabile al tratto centrale dello Zoncolan). Parte finale ondulata con un breve strappo (fino al 22%) in entrata al paese seguito da una breve discesa e una risalita fino all’arrivo.

Il ricordo di Enzo Cainero.

Solo la tenacia e la capacità visionaria di Enzo Cainero poteva allestire una tappa impossibile come quella sul Lussari che entrerà nella storia del Giro d’Italia. Ed è grazie al “patron” che il Friuli Venezia Giulia si è fatto conoscere in tutto il mondo, contribuendo ad attrarre molti visitatori nel nostro territorio. Così il governatore della Regione Massimiliano Fedriga ha voluto ricordare colui che ha portato il grande ciclismo mondiale in questa zona della penisola, partecipando alla presentazione della tappa.

Il governatore del Friuli Venezia Giulia, nel suo intervento, ha voluto porre in risalto le doti umane e organizzative di Enzo Cainero, che con il Giro d’Italia ha lasciato un segno indelebile nel mondo dello sport a due ruote. In particolare è stato ricordato il sorriso del general manager, il quale anche nei momenti di grande difficoltà legati all’organizzazione delle tappe, ha fatto cogliere a tutti coloro che nel tempo lo hanno circondato, la passione delle sfide a volte impossibili nell’organizzare il passaggio della gara lungo le strade della nostra regione.

Il massimo esponente della Giunta ha poi ricordato quanto sia importante portare quest’anno il Giro d’Italia in vetta al monte Lussari – unicum non solo del Friuli Venezia Giulia ma di tutta Europa – dove si incontrano tre culture, quella tedesca, slava e latina e che troverà visibilità mondiale grazie alla diretta della gara che raggiungerà tutti e cinque i contenenti. Una frazione della gara rosa che, a detta del governatore, resterà sicuramente nella storia della manifestazione grazie alla capacità visionaria di Enzo Cainero. Aspetto quest’ultimo evidenziato anche dal direttore generale del Giro Mauro Vegni il quale ha ricordato che per organizzare una simile frazione è servita una capacità manageriale che solo il “patron” poteva mettere in campo.