È il giorno della riapertura per la strada di Passo Monte Croce Carnico

La riapertura di Passo di Monte Croce Carnico

È finalmente arrivato il giorno tanto atteso per le comunità della Carnia e della Carinzia: riapre, seppur in modo graduale, la strada di Passo di Monte Croce Carnico, fondamentale snodo di collegamento tra Italia e Austria. A partire da oggi, la strada statale 52 bis sarà percorribile nei fine settimana, segnando un primo importante traguardo dopo la devastante frana del dicembre 2023 che aveva completamente interrotto il transito su questa arteria transfrontaliera. Per la riapertura completa della strada si dovrà invece attendere la metà di aprile.

Un percorso lungo e complesso

Dal crollo causato dalla frana, le amministrazioni transfrontaliere hanno lavorato incessantemente per garantire una soluzione temporanea e discutere progetti a lungo termine. Durante un recente incontro pubblico a Kotschach-Mauthen, Amirante ha illustrato le tappe fondamentali del ripristino, sottolineando che il transito sarà completamente riattivato entro metà aprile 2025.

Tre sono le soluzioni attualmente in valutazione per garantire una viabilità sicura e duratura:

  1. Una nuova strada che aggirerebbe la zona pericolosa, con un costo stimato di 170-180 milioni di euro e tre anni di lavori.
  2. Un traforo di 4 km, che richiederebbe cinque anni di costruzione e 300 milioni di euro, offrendo la possibilità di transito tutto l’anno e riducendo i tempi di percorrenza.
  3. Un traforo di 8 km, ambizioso progetto da un miliardo di euro che necessiterebbe di dieci anni per essere completato.

“Le tre soluzioni progettuali sono tutte fattibili – aveva spiegato l’assessore Amirante nei giorni scorsi – e sono frutto di un considerevole lavoro tecnico che rende dati oggettivi di valutazione e il cui processo di studio è stato dall’inizio sviluppato in maniera condivisa con tutti gli enti competenti quali il Land Carinzia, il ministero dei Trasporti e l’ente gestore Anas, allargando certamente la platea ai territori coinvolti”.