Arrivano le Giornate Fai d’Autunno: le 20 mete insolite da scoprire in Friuli

Navarons (PN), escursione-sui-luoghi-dei-moti-di-navarons ©FAI

Il 14 e 15 ottobre le Giornate Fai d’Autunno in Friuli.

Dal 14 al 15 ottobre 2023, anche in Friuli si terrà la dodicesima edizione delle Giornate FAI d’Autunno, un importante evento organizzato dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS. L’obiettivo di questo evento stagionale è di celebrare il patrimonio culturale e paesaggistico dell’Italia, e sarà animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con la partecipazione delle Delegazioni, dei Gruppi FAI e dei Gruppi FAI Ponte tra culture, attivi in tutto il paese.

I volontari della Fondazione, come consuetudine, si impegneranno con entusiasmo per svelare agli italiani la ricchezza e la diversità del patrimonio storico, artistico e naturale presente in ogni angolo del paese. Questo patrimonio non si limita solamente ai grandi monumenti e ai musei, ma si estende anche a edifici e paesaggi meno noti, luoghi speciali che custodiscono storie grandi e piccole, culture e tradizioni che rappresentano appieno “il nostro patrimonio”.

In Friuli saranno accessibili 20 siti e altri tre a Trieste, offrendo ai visitatori la possibilità di esplorare luoghi insoliti e di solito inaccessibili, che raccontano la storia, la natura, l’arte e la cultura del territorio. In diverse località, sono previste anteprime ed eventi speciali, il cui programma completo è consultabile su www.giornatefai.it.

Le mete in provincia di Udine.

A Cividale del Friuli, verrà presentato il percorso “Dalla terra al cielo: la scuola del Chiarottini”, che esplora la vita e l’opera dell’eccezionale pittore Francesco Chiarottini (1748-1796), nativo di Cividale e formatosi a Venezia.

L’itinerario inizia sabato 14 ottobre presso Palazzo Pontotti-Brosadola, costruito intorno alla metà del XVII dai Conti Pontotti, i quali negli anni ’80 del Settecento commissionarono a Chiarottini le decorazioni interne. Il 14 e il 15 ottobre saranno dedicati a due edifici affrescati dal Chiarottini: il Palazzo Municipale e Casa Pelizzo.

Nella zona di Moruzzo sono previste tre visite: al Borgo di Santa Margherita del Gruagno, alla Chiesetta di Sant’Andrea, alla Vigna e all’Azienda agricola Borgo Sant’Andrea in località Brazzacco di Moruzzo, un territorio considerato patrimonio geo-pedologico e morfologico di origine glaciale; e al Forte di Santa Margherita, che faceva parte di una serie di opere militari costruite all’inizio del Novecento lungo la frontiera tra il Regno d’Italia e l’Impero Austro-Ungarico.

A Povoletto, all’interno della storica Villa Pitotti, i visitatori potranno esplorare l’Antiquarium della Motta, che racconta la storia antica del territorio attraverso reperti archeologici, fossili e ricostruzioni.

A Manzano, le porte dell’Acetaia Midolini, la più grande al mondo, saranno di nuovo aperte. Situata nel cuore dei Colli Friulani Orientali, essa porta con sé la storia del territorio e delle persone che l’hanno abitato, influenzando le caratteristiche stesse del paesaggio.

A Ruda, i visitatori avranno l’opportunità di esplorare l’Amideria Chiozza, un’antica struttura operante dal 1865 al 1965, grazie a un innovativo ciclo chimico-industriale per l’estrazione dell’amido. Questo processo iniziò con il frumento, per poi passare al mais e infine al riso. Oltre alla centrale di generazione dell’energia, che ospita le caldaie per la produzione del vapore e una maestosa macchina a vapore risalente al 1902, i visitatori potranno accedere ad altri tre ambienti all’interno dello stabilimento: il reparto di macinazione, la sala pompe e il reparto sottoprodotti.

I siti in provincia di Pordenone.

Il FAI offre quattro interessanti visite nella zona di Caneva. Presso le cave, i visitatori avranno l’opportunità unica di esplorare da vicino la purezza del minerale del carbonato di calcio, immergendosi negli antichi metodi di estrazione e nelle molteplici applicazioni del materiale. Il Castello di Caneva, simbolo della regione, conserva ancora gli antichi ruderi e una sezione della cinta muraria.

Inoltre, i visitatori potranno esplorare il Museo del Ciclismo “Toni Pessot”, un tesoro che ospita magliette e cimeli appartenuti ai più grandi campioni sportivi del Novecento, collezionati con passione dall’omonimo fondatore del museo. Sarà inoltre possibile godersi una rilassante passeggiata naturalistica in Cansiglio.

Il nuovo Gruppo FAI Spilimbergo-Maniago accoglie i visitatori nella località di Navarons di Meduno per commemorare i “Moti di Navarons”. Durante la visita, sarà possibile esplorare la Casa-Museo Andreuzzi, che conserva testimonianze dei legami personali tra il patriota Andreuzzi, suo figlio Silvio e i grandi personaggi della storia risorgimentale italiana, tra cui Mazzini e Garibaldi. Inoltre, sarà possibile visitare Casa Passudetti, teatro dell’ultimo incontro tra i cospiratori. E’ anche prevista una passeggiata alla scoperta delle leggendarie “Fous di Marcat”, le cavità naturali dove i cospiratori dei Moti di Navarons fabbricarono le bombe all’Orsini, antesignane della moderna bomba a mano.

Le mete in provincia di Gorizia.

Sono disponibili tre interessanti attività, tutte situate nel centro cittadino, per la giornata di domenica 15 ottobre. La prima consiste in una visita alla Chiesa di Sant’Ignazio, situata in piazza Vittoria. Questa chiesa ha subito un lungo processo di costruzione che è iniziato nel 1645 e si è protratto per quasi un intero secolo.

La seconda attività prevede una visita alla Chiesa dell’Immacolata, generalmente chiusa al pubblico e poco evidente a uno sguardo superficiale. Questa chiesa ha una storia singolare, in quanto fu costruita all’inizio del Seicento come luogo di culto collegato all'”Ospitale delle donne”, rappresentando un autentico scrigno di architettura, decorazione e storia goriziana.

Infine, un’interessante Passeggiata nella storia goriziana partirà da Piazza Vittoria, nei pressi della fontana del Pacassi di fronte alla Chiesa di Sant’Ignazio. Il percorso consentirà di scoprire le testimonianze urbanistiche, architettoniche e artistiche appartenenti a diverse epoche storiche della città, dai vicoli stretti e lastricati del Medioevo, passando per l’epoca barocca, fino ad arrivare alla storica via Rastello e al percorso sotterraneo della Grapa, per concludersi in via Garibaldi.

A Trieste.

A Trieste, ci sono due palazzi che si distinguono per la loro storia unica e la loro imponente architettura. In occasione del centenario dalla fondazione, l’Università degli Studi di Trieste aprirà le porte della sua Sede centrale.

Il Palazzo del Municipio, che funge da sede del Comune di Trieste, aprirà in esclusiva le porte della Sala del Consiglio Comunale, caratterizzata dal magnifico dipinto di Cesare Dall’Acqua intitolato “Allegoria alla prosperità commerciale di Trieste”.

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare i gruppi locali del FAI tramite e-mail. Durante le visite, sarà anche possibile rinnovare le tessere o iscriversi per la prima volta al FAI con una quota agevolata (-10 euro).