La Giornata dei calzini spaiati è nata in Friuli.
Qualcuno poteva vederla come una trovata stravagante. Altri, come un gesto “alla moda”, seppur alternativo. Invece, la Giornata dei calzini spaiati nasconde in sé un significato ben più profondo. E, soprattutto, è nata in Friuli.
Già, perché questa iniziativa – che nel frattempo è stata adottata in tutta Italia – è stata ideata 11 anni fa in una scuola primaria di Terzo d’Aquileia. Allora, su spunto di una maestra, si incoraggiarono i piccoli a indossare due calzini differenti.
Perché? Il motivo è semplice. Con questo gesto, si accoglie idealmente l’altro. C’è un significato di condivisione, di accettazione, di comunità. Dall’autismo ad altre forme di “diversità”, con i calzini spaiati si dà un colpo di spugna al muro di preconcetti che divide.
L’invito, per oggi, è di scattare una foto di calzini spaiati, pubblicarla sul proprio profilo Facebook o Instagram, e accompagnare il tutto con il tag @autismoParoleperdirlo. Possono aderire tutti, dai più piccoli ai più grandi. E l’idea nata in Friuli è finita per conquistare l’Italia.