Fondi regionali per restaurare ancone votive e affreschi.
La Regione Friuli Venezia Giulia destina 240 mila euro per il recupero di capitelli e ancone votive, simboli identitari di molti paesi e campagne del territorio. Beneficiarie del finanziamento sono 23 amministrazioni comunali, ciascuna delle quali riceverà 14.000 euro.
L’iniziativa, descritta come “unica in Italia” dal vicegovernatore e assessore alla Cultura Mario Anzil, mira a preservare la memoria collettiva e a valorizzare l’identità dei borghi, puntando a un futuro che tenga conto del legame con le tradizioni. “È un progetto importante per rendere il territorio più gradevole e per riappropriarci di una parte fondamentale della nostra storia, un’eredità preziosa per le nuove generazioni”, ha dichiarato Anzil durante la presentazione del programma “Affreschi e capitelli” svoltasi questa mattina presso la sede regionale di Udine.
L’incontro ha visto la partecipazione di Andrea Pessina, direttore del Segretariato regionale del ministero della Cultura per il Friuli Venezia Giulia, insieme a diversi amministratori locali destinatari dei contributi.
Il progetto non si limita ai capitelli: per il recupero degli affreschi presenti su edifici di pregio artistico e architettonico, la Regione ha già stanziato 675.000 euro, destinati a 27 Comuni con assegni da 25.000 euro ciascuno. Complessivamente, tra affreschi, capitelli e ancone, l’investimento ammonta a 915.000 euro.
“Gli interventi hanno molteplici benefici: migliorano l’attrattività del territorio per i residenti, i turisti e chi vi lavora, soprattutto in un periodo di riscoperta delle tradizioni, delle camminate e delle peculiarità locali”, ha aggiunto Anzil. I fondi non solo stimolano la riqualificazione, ma supportano anche i privati e i professionisti del settore del restauro, che in Friuli Venezia Giulia vantano grande competenza.
Gli enti locali potranno utilizzare i finanziamenti per predisporre bandi destinati ai privati interessati al recupero di questi beni di grande valore comunitario. Per agevolare il processo, gli uffici regionali hanno messo a disposizione una bozza di bando con documentazione allegata. “Questi interventi – ha concluso Anzil – ridanno il giusto valore a opere che rappresentano l’anima delle nostre comunità, permettendo a chiunque di riscoprirne il significato e l’importanza culturale”.