L’allarme dei furti in Friuli.
L’atmosfera natalizia non arresta l’azione dei ladri, che anzi negli ultimi giorni stanno prendendo di mira numerose case in Friuli. Molte le segnalazioni di persone da tutto il territorio che hanno subito delle visite da parte dei ladri: da Gemona del Friuli a Tarcento, da Buja a Reana del Rojale e Maiano, per arrivare fino a San Daniele, e da Tricesimo a Tavagnacco. Spesso i ladri agiscono dove pensano di avere meno rischi di essere scoperti: case isolate, assenza di antifurto o camere di videosorveglianza, posti vicino ad un parco, al piano terra o ultimo piano. Ma come fare per non cadere vittima dei ladri?
I consigli.
Sono le stesse forze dell’ordine a fornire dei suggerimenti utili per prevenire una visita inaspettata e spiacevole da parte dei ladri. Il primo è chiudere sempre il portone d’ingresso del palazzo e, se dotato di apertura automatica, non aprire mai se non si conosce chi ha suonato. Installare dei dispositivi antifurto, una porta blindata con spioncino e serratura di sicurezza possono essere altre difese che mettono in difficoltà i ladri. Un altro accorgimento è provvedere a dei videocitofoni e a telecamere a circuito chiuso.
Importante è attivare l’allarme ogni volta che si esce di casa, non solo quando si parte per le vacanze. Spesso i ladri conoscono le nostre abitudini e se capiscono che usciamo per mezz’ora, potrebbe essere per loro un buon momento per fare il colpo. Un altro suggerimento è di evitare di attaccare al portachiavi targhette con nome ed indirizzo che possano, in caso di smarrimento, far individuare immediatamente l’appartamento. Così come è meglio mettere solo il cognome sul citofono e sulla cassetta della posta, perché in questo non si indica il numero effettivo di persone che ci abitano.
Se si vive in una casa isolata, indipendente, oppure si è soli, ci sono consigli mirati. Prima di tutto illuminare l’ingresso e tutte le zone buie, facendo attenzione che se l’interruttore della luce è esterno è meglio proteggerlo con una grata in modo che nessuno possa disattivare la corrente. Non avvisare tutti sui propri spostamenti, in modo particolare se sono assenze prolungate. In questo caso è opportuno mettersi d’accordo con una persona di fiducia per dei controlli periodici. Se si tratta di assenza breve, invece, si può pensare di lasciate accesa una luce o la radio in modo da far sembrare che la casa è abitata. In commercio esistono dei dispositivi a timer che possono essere programmati per l’accensione e lo spegnimento a tempi stabiliti.
Un piccolo accorgimento, ma efficace è relativo alla segreteria telefonica. Nel momento in cui si registra il messaggio è sempre bene usare il plurale e delle forme precise. Ad esempio è meglio dire “in questo momento non possiamo rispondere” e non “siamo assenti”. Non lasciare mai la chiave, come si vede spesso nei film, sotto lo zerbino o in altri posti intuibili e vicino all’ingresso dell’abitazione. Quando si cerca di “nascondere” i propri beni, poi, è bene pensare a dove un ladro andrebbe a cercare. I primi posti che vengono esaminati dai ladri sono gli armadi, i cassetti, i vestiti, l’interno dei vasi, i quadri, i letti ed i tappeti.
Il vicinato è una delle cose che i ladri temono di più: quando un ladro, anche se è solo nella fase di analisi della zona, si sente controllato o osservato, se ne va. Uno degli obiettivi principali per un ladro infatti è non dare nell’occhio e per questo motivo, se all’interno del proprio cortile o sulle scale si vede un estraneo è più probabile che ci si allarmi. È fondamentale quindi stringere amicizia con i propri vicini di casa.
Nel caso in cui il ladro fosse riuscito ad entrare in casa, non bisogna entrare. Se si vede infatti che la serratura è stata manomessa, che la porta è socchiusa o altri indizi che fanno capire che c’è stato un furto, bisogna chiamare il numero delle emergenze, 112. Nel frattempo è importante non toccare nulla per non inquinare le prove.