Un fungo porcino da 3.5 chili alle pendici del monte Matajur.
La natura è davvero in grado di stupire e di superare talvolta le aspettative più rosee anche di chi ne coltiva la passione fin da piccolo. Ne è testimone Ivo Trinco, pensionato cividalese di 64 anni che, una mattina di qualche giorno fa, nel terreno di famiglia alle pendici del Monte Matajur, circondato dalle Valli del Natisone, si è trovato di fronte ad un fungo porcino di ben 3 chili e mezzo.
Nonostante la siccità che quest’anno ha purtroppo fatto sì che i raccolti fossero ridotti all’osso, nei 24 ettari di terreno di proprietà della famiglia di Ivo, in un lembo di terra non visibile di primo acchito se non ad un’occhio più allenato, ecco la straordinaria scoperta “La passione per la natura mi è stata tramandata dai miei genitori, fin da quando ero piccolo. Avevo 5 anni quando mio padre mi insegnò a coltivare il terreno con amore e dedizione“, racconta Ivo. “Erano tantissimi anni che non accadeva di imbattersi in una meraviglia della natura dalle dimensioni così importanti“, prosegue.
Dopo aver raccolto questo dono della natura, Ivo ha sapientemente lavato, tagliato e messo ad essiccare nelle apposite grate per un paio di giorni il profumato porcino, per poi chiuderne i pezzettoni in vasi di vetro ermetici, in attesa di essere consumato di volta in volta, per le ricette più disparate e fantasiose, che rendano giustizia alla bontà di questo cibo prelibato. Nato a Tercimonte, a sette chilometri dalla storica città di Caporetto, vive con la compagna Graziella a Cividale da ben 23 anni dove possiede un terreno tutto suo di 2000 metri adibito, ovviamente, alla coltivazione di qualsiasi tipologia di ortaggi e frutta, in base alla stagione.
“Tengo a precisare che tutto quello che produco è di natura biologica, non viene usato alcun tipo di concime, se non l’erba che, una volta sfalciata, viene messa negli appositi sacchi e lasciata decomporre“, racconta. “L’anno scorso, quando il clima era certamente più favorevole, ho raccolto ben 10 quintali di angurie, che ho regalato ad amici e familiari”, racconta Ivo.