C’è chi, come ad esempio il tarvisiano, ha dovuto chiudere poco dopo l’ora di pranzo della domenica perché aveva terminato i piatti da servire, segno “che le nostre proposte sono sempre molto apprezzate”. C’è chi, come ai “sapori del Rojale”, ha superato i numeri dello scorso anno “quando era già stato superato il 50% dell’anno migliore”. Ma anche chi alla sua prima esperienza di Friuli Doc come il sistema San Daniele ha preparato circa 1500 porzioni del prosciutto crudo più famoso al mondo.
Sono solo alcuni dei pareri raccolti dalle Pro Loco e dagli operatori impegnati in questa 4 giorni di Friuli Doc, la più grande manifestazione enogastronomica della regione che chiude stasera, 15 settembre, la sua 30ima edizione.
“La prima impressione che abbiamo avuto – è il commento a caldo del vicesindaco e assessore ai Grandi Eventi, Alessandro Venanzi – è che questa edizione sia stata un grande successo in termini di presenze, ma anche per gli apprezzamenti ricevuti dal pubblico e dagli operatori rispetto alle tante novità che abbiamo voluto. Penso al Villaggio dei bambini in via Cavour, sempre letteralmente preso d’assalto, così come le tante degustazioni andate sold out, il ritorno del Giardino del Torso con la prima volta di Confagricoltura, l’ampia offerta musicale dislocata su 7 palcoscenici e con la presenza di molti giovani gruppi del territorio, ma anche il Villaggio dello Sport in piazza Primo Maggio sempre animata da tanti bambini e bambine alle prese con tanti sport diversi. Certo – conclude il vicesindaco – il tempo alla fine è stato dalla nostra e ha favorito un grande afflusso di pubblico, ma sono convinto che anche l’aver saputo abbinare tante proposte enogastronomiche e altrettanti eventi di intrattenimento, cultura e molto altro ancora sia stata una formula vincente che ha accontentato tutti”.
Tra sold out e grandi numeri: la soddisfazione degli stand
Tornando agli stand e alle Pro Loco, tutti si sono detti molto soddisfatti dalla presenza in termini di partecipazione. E se molti non vogliono ancora sbilanciarsi con i numeri, tutti sono concordi nel dire che hanno accontentato più palati rispetto allo scorso anno. Gettonatissimo, solo per fare qualche esempio, il risotto con le fragole proposto in piazza XX Settembre dalla Pro Loco di Attimis, contenta anche “per l’allietamento musicale che ha accompagnato i pomeriggi e le serate”. Molto bene è andata anche per gli gnocchi di zucca preparati sempre in piazza XX Settembre allo stand di Bagnaria Arsa. Uno dei must di Friuli Doc è senza dubbio il frico, particolarmente apprezzato soprattutto con temperature come quelle registrate in questi giorni.
“Ormai il nostro pubblico – affermano dalla Pro Loco di Carpacco – viene a cercarci per assaggiare il nostro frico e devo ammettere che la nuova collocazione di quest’anno in piazza Venerio è stata particolarmente apprezzata». Per molti visitatori Friuli Doc non è Friuli Doc senza Carnia, presenza ormai fissa in piazza Duomo che si conferma meta tra le più preferite per degustare cjarsons, frico, toç in braide o polenta preparata sul momento e dove in alcuni momenti «si sono registrati 40 minuti di coda». Non è da meno il pesce proposto ad esempio dallo stand di Marano, dove sono stati serviti «2 quintali e mezzo di fasolari”.
Successo oltre le aspettative anche per le Pro Loco presenti sul piazzale del castello. «Con il tempo così incerto – hanno confermato i referenti delle Pro Loco – non pensavamo ci fosse così tanta gente. Qui sono rimasti tutti soddisfatti dai numeri sicuramente superiori rispetto allo scorso anno».
Nel pomeriggio di domenica scorte quasi terminate in vari stand. Savorgnano del Torre è rimasto senza approvvigionamenti del richiestissimo cervo, sold out anche i cais di Trivignano. Prima volta a Friuli Doc anche per alcuni artigiani, come per esempio i birraioli sempre di Trivignano che hanno esaurito già domenica a pranzo i 20 fusti della cambusa. Novità anche la presenza della Pro Loco di Monastier che ha preparato piatti vegetariani e vegani. Dopo una iniziale curiosità da parte del pubblico sono andati a ruba, tanto che i cuochi hanno dovuto subito rimpinguare la scorta di ben 700 polpette alle melanzane, pistacchio e menta. Positiva anche la trasferta dei pescatori di Trieste che in Piazza Garibaldi hanno servito pesce e dolci tipici. Esaurite già nel pomeriggio di domenica tutte le cappelunghe e le cozze gratinate.
Particolarmente apprezzata anche l’Oasi del Bebé in Corte Morpurgo, realizzata grazie alla collaborazione con l’Ordine delle Ostetriche di Udine dove si sono appoggiate un centinaio di famiglie «la maggior parte – confermano – provenienti da fuori provincia».
Gadget
Tra le novità a Friuli Doc per la sua trentesima edizione c’erano anche i gadget marchiati dalla nuova immagine, esposti all’interno del Caffè Contarena e nell’info point dedicato in piazza Lionello, dove era anche possibile acquistarli. E il pubblico, dal canto suo, ha risposto in maniera entusiasta dimostrando molto interesse per le nuove chicche, portando il computo dei pezzi venduti al pomeriggio della domenica a oltre 2 mila e 500.
Sold Out Caffè Contarena
Tutte sold out le degustazioni proposte dal Consorzio Montasio e dal Consorzio San Daniele all’interno dello storico Caffè Contarena, così come l’evento culturale di punta organizzato dal Premio Nonino e le visite guidate, circa 200 persone, proposte dai ragazzi di 4a e 5a dello Zanon di Udine coordinati dalla professoressa Laura Chinellato.
Gli incontri culturali in piazza Primo Maggio
Successo anche per gli incontri culturali organizzati all’interno dello stand di Promoturismo in Piazza Primo Maggio, dedicati alla storia e alle peculiarità della Regione. Tanti gli incontri moderati dalla giornalista Elena Commessatti, da quelli di venerdì dedicato al Far East Film Festival, al Paff! di Pordenone e poi alla stella perfetta, quella di Palmanova. Ma gli incontri hanno riguardato anche Aquileia, Pordenone e Trieste – con i teatri Verdi e Rossetti – nella giornata di sabato, mentre domenica è stata la volta dell’imminente appuntamento del 2025, nell’incontro “Il museo del lasciapassare Prepustnica”.