Dalla sanità al benessere, alle opportunità: il Fvg è secondo in Italia per progresso sociale

L’Indice di Progresso Sociale del Friuli Venezia Giulia.

Molto bene a livello italiano, ma non altrettanto a livello europeo, dove la nostra regione rimane ben lontana dalla parte alta della classifica che vede la predominanza dei territori settentrionali (e scandinavi in particolare): parliamo dell’edizione 2024 dell’Ue Social Progress Index, ossia l’indice di progresso sociale, presentata dalla Commissaria per la Coesione e le Riforme, Elisa Ferreira.

L’analisi prende in considerazione 236 regioni europee, valutate sulla base di 53 indicatori economici, sociali e ambientali. Considerando la media della regioni, il punteggio generale dell’Italia è 88,4 con la Provincia di Trento prima a livello nazionale (punteggio di 99,3) e il Fvg secondo (punteggio 97,5, meglio di Bolzano). Se si amplia lo sguardo all’intero panorama europeo, però, la nostra regione è al 148esimo posto su 236 territori considerati.

I punti di forza e di debolezza della nostra regione.

Tre sono le macro-aree considerate: si tratta di “bisogni primari”, “benessere” e “opportunità”: i rispettivi punteggi medi sono a scendere, con 101 per la prima macro area; 98,7 nella seconda e 91,5 nella terza.

Per quanto riguarda i bisogni primari, la nostra regione ha risultati molto buoni per quanto riguarda nutrizione e cure mediche (108,9) così come nel campo acqua e servizi igienico-sanitari (105,8). Il dato peggiore, invece, si rileva sul fronte sicurezza, con un punteggio di 90.

Nella seconda macro-area, quella del benessere, il Fvg sfoggia un punteggio di 111,4 nel campo salute (il più alto ottenuto dalla nostra regione), nell’educazione di base si ferma a 95,2 mentre l’indice peggiore è quello relativo alla qualità ambientale con 93,3 (che comunque è superiore a Trento, che di punti ne ha 90,4).

Infine, la voce opportunità: in questo caso, male l’indicatore dell’istruzione avanzata (solo 75,6) mentre fiducia e governance hanno un punteggio di 82,8. Decisamente migliore il dato per quanto riguarda società inclusiva (100) e, ancora di più, libertà e scelta (104,1).