L’inchiesta della Procura di Milano.
Avrebbe addebitato ai suoi clienti 9 centesimi per ogni pagina web aperta. Questa la truffa secondo la Procura di Milano che l’operatore telefonico WindTre avrebbe messo in piedi ai danni degli utenti. Piccole cifre che magari non venivano nemmeno scoperte in bolletta. L’inchiesta della Procura di Milano ha portato al sequestro preventivo di 313mila euro sui conti di due società operanti come provider per Windtre: Accenture e Vetrya.
Le ipotesi delle indagini.
Secondo gli inquirenti, agli utenti WindTre sarebbero stati addebitati 9 centesimi ogni volta che visitavano determinate pagine sul web. Il prelievo indebito però non superava mai una certa somma, 1 euro al mese. Un addebito che avrebbe colpito anche tantissimo clienti in Friuli. Ad essere coinvolte anche le due società Accenture e Vetrya. Ad Accenture, che ha fornito la piattaforma a WindTre, sono stati sequestrati 204mila euro, mentre a Vetrya, che gestisce i contratti con i produttori di contenuti, 109mila euro.
La società ha replicato assicurando “la propria estraneità ai fatti pur avendo ricevuto un decreto di sequestro per 109.254 euro. Confidiamo nel poter dimostrare a breve di non aver mai avuto alcun coinvolgimento diretto nella presunta truffa contestata ribadendo di aver svolto semplicemente un ruolo di aggregatore commerciale che non ha mai interagito con il processo di erogazione dei servizi”.