I dati degli investimenti pro capite del Pnrr in Friuli.
Il Molise batte il Friuli Venezia Giulia 5 a 0: a tanto, infatti, ammonta la differenza tra gli investimenti del Pnrr in proporzione agli abitanti tra le due regioni. Nel primo caso, si parla di 4.650 euro pro capite, nel secondo non si arriva nemmeno a mille: ci si ferma a 896 euro, il dato più basso in Italia.
A dirlo è il Sole 24 Ore che ha elaborato i dati aggiornati al primo marzo di Regis, la piattaforma unica attraverso cui le Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, gli Enti Locali ed i soggetti attuatori, possono compiere tutta una serie di operazioni per rispettare gli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo delle misure e dei progetti finanziati dal PNRR.
In testa alla classifica, dopo il primato del Molise, si piazza la Liguria (3.658 euro pro capite) e, staccato di molto, la Campania con 1.978 euro di fondi investiti per abitante; quest’ultima, però, ha il primato in valore assoluto dei finanziamenti, con oltre 11 mila milioni di euro. In fondo alla classifica, invece, c’è la Lombardia, penultima con 958 euro ma con il numero più alto di progetti (21.471), e l’Emilia Romagna, terzultima con 1.065 euro per abitante.
Per quanto riguarda la nostra regione, i progetti attivati che ricadono nel Pnrr sono 2.534, per un finanziamento di poco superiore al 1 miliardo di euro. Una delle città del Friuli, inoltre, ricade tra i 10 capoluoghi di provincia italiani con meno investimenti per abitante: si tratta di Pordenone, con 494 euro pro capite su 572 progetti (di cui il 7,9 per cento già chiusi) e fondi complessivi pari a 150 milioni di euro.
Per quanto riguarda invece le missioni finanziate in Fvg con i fondi europei del Piano, quella che assorbe la maggior parte delle risorse è la “Rivoluzione verde e transizione ecologica” con oltre il 31 per cento; seguono “Istruzione e ricerca” con il 22,3 per cento e “Infrastrutture e mobilità sostenibile” con il 16,3 per cento. La nostra regione ha invece il primato per gli investimenti sul settore della “Salute” che assorbe il 13 per cento delle risorse complessive, il dato più alto in Italia.