Il made in Friuli conquista le Olimpiadi: ecco l’arredamento di Casa Italia

La friulana Moroso arreda gli spazi esterni di Casa Italia alle olimpiadi di Parigi.

La friulana Moroso protagonista di Casa Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024, il progetto che dal 26 luglio all’11 agosto trasforma Le Pré Catelan, un edificio storico immerso nel Bois de Boulogne. Moroso interpreta gli spazi outdoor di Casa Italia Parigi 2024 con le sedute M’Afrique, inserendo così i colori e le vibrazioni africane in un percorso scenografico in cui la natura si fonde con l’arte e l’architettura dell’edificio in stile Napoleone III. La collezione M’Afrique è firmata dai designer internazionali Tord Boontje, Marc Thorpe, Ron Arad e Sebastian Herkner, ed è realizzata in Senegal nell’Atelier M’Afrique a cura di Abdou Salam Gaye.

Costruito alla metà dell’Ottocento, Le Pré Catelan è l’edificio che il 23 giugno 1894 ospitò la cena per celebrare la nascita dei Giochi Olimpici dell’era moderna, voluta dal barone Pierre de Coubertin. Da questa suggestione nasce Ensemble, il concept alla base di Casa Italia Parigi 2024 che omaggia la fratellanza e lo spirito alla base dei Giochi.

La collezione M’Afrique

Il progetto M’Afrique nasce nel 2009 dal legame di Patrizia Moroso con una terra che è un “luogo profondo dell’anima e dell’emozione. Tutto quello che viene da quel luogo è vitale e carico di infinita bellezza. Con l’Africa non riesco a essere razionale: è una terra che amo incondizionatamente”. Interamente prodotte a mano, le sedute sono realizzate in Senegal nell’Atelier M’Afrique a cura di Abdou Salam Gaye con la tecnica dell’intreccio a mano di fili di plastica usati tradizionalmente per la costruzione delle reti da pesca.

Shadowy, design Word Boontje, 2009

La collezione Shadowy prende ispirazione dalle sedute da spiaggia degli anni Venti del Nord Europa per racchiudere in sé una moderna e funzionale idea delle forme unita all’attenzione verso le antiche lavorazioni artigianali africane.  L’alto schienale, i braccioli e la seduta terminano con linee curve che conferiscono alla poltrona l’aspetto di un trono. Lo schienale si allunga fino a creare una curva che ricorda un baldacchino e funge da parasole. I pattern sono ottenuti dall’intreccio di fibre plastiche, comunemente usate in Africa per realizzare le coloratissime reti da pesca tradizionali. Queste caratteristiche rendono il prodotto particolarmente resistente al sole, all’acqua e all’usura. La struttura che sostiene la seduta è in tubo d’acciaio dipinto a mano.

Modou, design Ron Arad, 2019

The Modou Collection, disegnata da Ron Arad, si compone di cinque elementi che includono la rivisitazione dell’iconica Big Easy, realizzata dal designer di origini israeliane all’inizio della sua storica collaborazione con Moroso. Modou è il nome che Arad ha voluto dare a una famiglia di sedute cinetiche come un bolide futurista, in omaggio al fabbro di Dakar con cui ha realizzato gli arredi. Lontano dai cliché dell’arredo etnico, Modou è il viaggio di due iron-maker che sciolgono nel design mondi, emozioni ed esperienze apparentemente lontani. Le sedute sono realizzate in acciaio verniciato con trattamento antiruggine e fili colorati in polietilene intrecciati a mano.

Banjooli, design Sebastian Herkner, 2013

Le linee curve dello “struzzo innamorato” prendono ispirazione dalla tipica danza di corteggiamento dell’uccello che popola l’Africa orientale. Il battito delle ali è trasferito sulla silhouette della seduta per generare le forme sporgenti pensate come un abbraccio dinamico. L’intreccio sulla struttura in acciaio è realizzato con fili da pesca colorati presentati in un suggestivo motivo bicolore. Ciascun Banjooli, realizzato a mano in Senegal come gli altri prodotti della collezione, è un pezzo unico, disponibile con colori e intrecci su misura.

Husk, design Marc Thorpe,  2015

Ispirata ai campi di mais caratteristici dell’Italia settentrionale e del Friuli, Husk prende forma dall’architettura naturale del guscio di una pannocchia per diventare una poltrona contemporanea che celebra un comfort non convenzionale. La struttura è in acciaio verniciato, i fili in polietilene colorato sono intrecciati a mano come tutti gli arredi della collezione M’Afrique.