“In materia di nuova generazione della telefonia mobile in Friuli Venezia Giulia vi sono alcuni progetti che stanno proseguendo con l’obiettivo di coprire sia aree territoriali montane in cui il segnale radiomobile è completamente assente, sia aree ritenute strategiche, come autostrade e zone industriali, che necessitano della dotazione di questo tipo di tecnologie evolute per accrescere efficienza e competitività”.
Lo ha detto l’assessore regionale al Patrimonio e Servizi informativi Sebastiano Callari partecipando ieri pomeriggio a Roma al Secondo Talk Futur#Lab intitolato “Il 5G e la percezione dei rischi presso i cittadini” e organizzato dall’Istituto per la competitività (Icom), Windtre e Futur#Lab. Un incontro tra aziende del settore, esperti, associazioni di categoria e dei consumatori e amministrazioni pubbliche per analizzare il piano della Commissione europea che ha fissato i traguardi – nell’ambito del “2030 Digital Compass: the European way for the digital decade” – previsti per la copertura 5G in tutte le zone abitate entro il 2030.
L’assessore ha illustrato le iniziative che la Regione ha intrapreso rispetto alla copertura del territorio con le tecnologie di telefona mobile. “La Regione Friuli Venezia Giulia ha detto – ha intrapreso un progetto pilota a livello nazionale per un’estensione della copertura telefonica cofinanziata da fondi pubblici con tecnologia 4G. È in corso di progettazione, con un primo stanziamento di 2 milioni di euro, la copertura del segnale nella Val Cellina e in Val Cimoliana. Con questo progetto, dedicato ad aree montane dove manca ogni segnale radiomobile, si garantisce una copertura soprattutto per la sicurezza viabilistica nel caso in cui fosse necessario effettuare chiamate di soccorso”.
Il progetto per il 5G in Friuli.
Ma la Regione ha guardato anche più avanti pensando alla copertura con la tecnologia 5G in Friuli Venezia Giulia. “Si è pensato – ha spiegato Callari – di accompagnare lo sviluppo del 5G con azioni complementari anche sul 4G nelle aree a fallimento di mercato, al fine di garantire ai cittadini sia i nuovi servizi offerti dalla tecnologia 5G, sia un servizio essenziale come quello della copertura radiomobile in mobilità”.
Su questo fronte l’Amministrazione regionale si è mossa nell’ambito del progetto 5G Gail (sviluppato anche con Autostrade per l’Italia e in partnership con l’Austria) a valere sul bando Cef 5G Corridors-Studies finalizzato a realizzare uno studio di fattibilità per dare copertura 5G sul tratto autostradale da Udine a Villach. Il progetto si concluderà a giugno.
“Nel corso del progetto – ha evidenziato Callari – la Regione ha convocato un tavolo con gli enti locali interessati al tracciato autostradale. Nel confronto si è evidenziato come il piano debba prevedere un’analoga attenzione per la statale 13 Pontebbana che corre a circa un chilometro dall’autostrada. Si è inoltre chiesta una verifica della copertura radiomobile delle aree industriali e artigianali collocate in prossimità dell’autostrada, in modo da assicurare un servizio innovativo che garantisca la competitività economica delle aree”.
In tema di comunicazione ai cittadini rispetto alla diffusione dei servizi innovativi legati al 5G e ai limiti sui rischi previsti dalle normative, l’esponente dalla Giunta ha aggiunto: “attraverso il coinvolgimento degli enti locali si favorisce una migliore circolazione di informazioni sulle nuove tecnologie. Gli attuali limiti previsti dalle normative nazionali ed europee in tema di esposizione elettromagnetica, secondo le circa 9.000 misure effettuate da Arpa Fvg negli ultimi 5 anni, non vengono quasi mai superati. Ciò evidenzia l’impegno della Regione nel salvaguardare il livello di sicurezza ambientale e il rispetto della salute dei cittadini”.