Controlli in B&B e strutture per affitti brevi.
In Friuli nascono nuclei specializzati per i controlli nei B&B e nelle strutture per affitti brevi, in modo da garantire la sicurezza ma anche una leale concorrenza tra queste forme ricettive e gli alberghi.
Aa annunciarlo, è stato l’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti in occasione del convegno ‘Affitti brevi: controlli e prassi operative da parte della Polizia locale’ organizzato dalla Scuola regionale di Polizia locale. “Le strutture ricettive di cosiddetto affitto breve rappresentano una realtà dominante nella nostra regione. A tal riguardo, lo scopo di questo seminario non è quello di porsi aprioristicamente ‘contro’ queste realtà, ma di difendere un mercato che tuteli la legalità, in termini fiscali e di sicurezza, e che contrasti la concorrenza sleale nei confronti delle strutture alberghiere”.
Come ha spiegato l’esponente della Giunta regionale, il Friuli Venezia Giulia è la regione italiana che registra la maggior percentuale (73 per cento) di posti letto da strutture extra alberghiere. Ciò lo si deve principalmente a due fattori: il rapido incremento del turismo in regione e l’altrettanto veloce sviluppo delle piattaforme internet dedicate ai B&B e agli affitti brevi.
“Da questi dati – ha aggiunto l’assessore – emerge il tema dei controlli, finalizzati come detto alla tutela della concorrenza leale e al pagamento delle imposte statali e locali, come ad esempio la tassa di soggiorno, che in questi ultimi anni si è rivelata fonte di risorse determinanti per sviluppare l’attrattività turistica sostenendo la realizzazione di eventi e di campagne promozionali”.
“Un fenomeno, quello degli affitti brevi, che riguarda – ha proseguito Roberti – non solo le città più grandi come Trieste, ma anche i centri urbani più piccoli, che magari non hanno a disposizione in termini di personale un reparto di Polizia municipale dedicato ai controlli”. Da qui, il ruolo della Scuola regionale di Polizia locale per avviare un percorso formativo specialistico. Oltre a ciò, l’intervento legislativo di modifica previsto per il prossimo mese che andrà a modificare il regolamento, al fine di costituire dei nuclei operativi che potranno essere chiamati dai Comuni per l’effettuazione di controlli mirati sul territorio.
In Friuli Venezia Giulia il giro d’affari degli affitti brevi è stimato in circa 110 milioni di Euro, frutto della presenza di circa 4.200 alloggi inclusi nell’offerta online di locazioni per un tempo limitato, dei quali oltre 1.400 sono ubicati a Lignano, seguita da Trieste con 1.100: le due località che, da sole, inglobano il 60 per cento della disponibilità complessiva.