Il chatbot rivoluziona l’enologia: l’intelligenza artificiale per raccontare i vini dei Colli Orientali

L’iniziativa del Consorzio per raccontare il vino dei Colli Orientali e del Ramandolo.

La tradizione incontra l’innovazione nei Colli Orientali del Friuli grazie a un chatbot presentato dal Consorzio Tutela Vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo: si tratta del primo strumento di intelligenza artificiale in Italia sviluppato da un Consorzio vitivinicolo, capace di mettere a disposizione degli utenti un patrimonio di dati accumulati in oltre 15 anni di studi sulle uve e il vino, il territorio e le tecniche di produzione.

Il progetto è stato svelato durante l’evento di presentazione della relazione tecnica 2024, “Le stagioni e le uve”, ospitato il 23 gennaio presso il Salone del Parlamento del Castello di Udine. Questa relazione annuale, realizzata con il supporto di CEVIQ Srl, raccoglie dati climatici, analisi fenologiche e informazioni produttive, rappresentando una memoria storica e scientifica per la viticoltura della zona.

Un chatbot per il vino: come funziona

Il nuovo chatbot è stato progettato per fornire informazioni immediate su tutte le denominazioni DOC e DOCG tutelate dal Consorzio, sulle aziende vitivinicole del territorio e sui dati raccolti in tutte le edizioni della relazione tecnica, dal 2008 a oggi. Consultabile gratuitamente dal sito ufficiale del Consorzio, il chatbot è accessibile in 80 lingue e utilizzabile su qualsiasi dispositivo, rendendo la conoscenza del territorio più inclusiva e globale.

“Grazie al chatbot, i dati diventano strumenti di consultazione rapida per professionisti del settore, sommelier e vignaioli, ma anche per curiosi e appassionati di vino in tutto il mondo”, ha dichiarato Francesco Scalettaris, consulente per la comunicazione del Consorzio. Tra le sue funzionalità più innovative, il chatbot consente di confrontare annate, varietà e zone produttive, offrendo un supporto utile anche durante degustazioni.

La relazione tecnica 2024: memoria storica e innovazione digitale

“Le stagioni e le uve” è molto più di un documento tecnico: è uno strumento che racconta l’unicità del territorio friulano attraverso il monitoraggio continuo delle condizioni climatiche, dello sviluppo delle viti e della produzione. Come spiegato dal presidente del Consorzio, Paolo Valle, la relazione rappresenta un esempio di come i dati possano valorizzare il lavoro dei produttori e contribuire alla promozione del territorio.

La scorsa annata, ad esempio, è stata caratterizzata da estremi climatici, con il ciclo vegetativo della vite che ha registrato una durata superiore alla media storica. Questi dati, elaborati da centraline distribuite nei Colli Orientali, sono stati messi a disposizione dei viticoltori per aiutarli a prendere decisioni agronomiche più consapevoli, come spiegato da Francesco Degano e Luca Governo, tecnici del Consorzio.

Non solo dati: la Tasting Academy

Accanto al chatbot, un’altra innovazione del Consorzio è la Tasting Academy, inaugurata nel 2021 a Corno di Rosazzo. Questa struttura, unica in Italia, offre un’esperienza di degustazione professionale avanzata con 32 postazioni attrezzate per l’assaggio autonomo dei vini. Qui, grazie alla mappatura delle vigne e ai dati tecnici disponibili, i partecipanti possono approfondire le caratteristiche di ogni etichetta e del territorio che la genera. L’obiettivo della Tasting Academy è formare ambasciatori del vino friulano, capaci di raccontare con competenza e passione le eccellenze dei Colli Orientali in Italia e all’estero..