Sono aperte le iscrizioni per partecipare a “Diabete a ruota libera 2024”, tre giorni di pedalata non agonistica ideata ed organizzata da C.R.A.D. Fvg – ODV (Coordinamento Regionale Associazioni Diabetici) in collaborazione con i professionisti della Rete diabetologica regionale e con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia.
Dal 10 al 12 maggio alcune delle più belle località naturalistiche e storiche delle province di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste saranno festosamente invase da gruppi di ciclisti amatoriali e appassionati di tutte le età per diffondere un messaggio che coniuga l’importanza della prevenzione e degli stili di vita sani con gli ultimi traguardi raggiunti dalle nuove tecnologie e dai farmaci innovativi affinché chi soffre di diabete possa svolgere un’attività sportiva efficace in sicurezza.
“Diabete a ruota libera 2024” è un evento non competitivo, inclusivo e informativo, che ha l’obiettivo di coinvolgere tantissime persone in una iniziativa benefica e di sensibilizzazione caratterizzata da divertimento, informazione, socializzazione e condivisione di esperienze. Per questo motivo è possibile partecipare sia con biciclette muscolari che con e-bike, per favorire tutti coloro che, per diverso livello di allenamento, problematiche fisiche o disabilità, volessero prendere parte a tutte le tappe o soltanto a una parte.
I numeri del diabete in Friuli Venezia Giulia.
“Il Friuli Venezia Giulia conta oltre 90 mila persone affette da diabete (circa 6 su 100), ma un terzo dei diagnosticati non sa ancora di soffrirne – spiega Elena Frattolin presidente del C.R.A.D. FVG-ODV -; la diagnosi tardiva del tipo 2 può avvenire quando la persona ha già sviluppato una o più complicanze, mentre per il tipo 1, può avvenire in chetoacidosi, con grave rischio della vita della persona stessa. Conoscere i sintomi di questa malattia, così largamente diffusa, può prevenire situazioni di grave pericolo con effetti positivi sui pazienti e sulle loro famiglie e con un notevole risparmio per il Servizio Sanitario”.
L’allarme emerge dal “Profilo di salute ed equità 2020 Regione Fvg” allegato al Piano Regionale Prevenzione 2020-2025: cresce il numero di soggetti con elevato indice di massa corporea e la correlazione tra il peso e le patologie croniche è sempre più evidente. Alla base si registra un peggioramento degli stili di vita correlati ad abitudini alimentari non adeguate nei giovani e scarse percentuali di attività fisica.
A dicembre 2022 la Regione Friuli Venezia Giulia ha rimarcato l’importanza di lavorare in sinergia con tutti gli attori del territorio per promuovere e far conoscere i comportamenti e le condotte da adottare per favorire il benessere della comunità a cui apparteniamo attraverso il lavoro svolto dalla Direzione salute per la firma dell’accordo Workplace Health Promotion (WHP). Il WHP è un programma raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità che sostiene la promozione della salute negli ambienti di lavoro, presidiando specificatamente la prevenzione dei fattori di rischio comportamentali delle malattie croniche e degenerative e la promozione dell’invecchiamento attivo e in buona salute: tutto questo mediante cambiamenti organizzativi in azienda che incoraggino e facilitino l’adozione di stili di vita salutari.
Da qui l’idea di dare vita a “Diabete a ruota libera”, giunto alla terza edizione, tre giorni di divertimento ed educazione per sensibilizzare e informare i cittadini, al motto “IL DIABETE TEME CHI FA SPORT” tappa dopo tappa tra Udine, Gorizia, Pordenone e Trieste, sulle azioni corrette e i comportamenti virtuosi da adottare per prevenire il diabete tipo 2 e ritardarne le complicanze, promuovendo l’attività fisica, le corrette abitudini alimentari e, nello stesso tempo, scoprendo come i farmaci innovativi e la tecnologia permetta oggi a chi è affetto da diabete di migliorare la qualità della vita permettendo anche, grazie alla conoscenza/competenza acquisita, di raggiungere traguardi personali e sportivi un tempo impensabili.
Il progetto mira a evidenziare l’importanza di stili di vita adeguati volti a promuovere e gestire le patologie croniche, ma anche a diffondere un messaggio educativo e a far comprendere come, per molte patologie croniche, l’approccio debba essere di tipo integrato: sanitario, sportivo, educativo, alimentare e, perché no, anche urbanistico. La crescita costante della prevalenza di questa malattia, infatti, pone seri interrogativi sulla tenuta del sistema sanitario e per garantire la sostenibilità del sistema, è necessario che anche le politiche urbanistiche promuovano città in cui la mobilità attiva è possibile in sicurezza.
Le iscrizioni si possono fare all’indirizzo: https://forms.gle/wYPuWsWVwNvHqnfa6