In Friuli, l’inflazione non ha azzerato l’aumento del reddito.
In Friuli, le famiglie sono più ricche di quattro anni fa: l’inflazione galoppante, al contrario di quanto accade nella media italiana, non è infatti riuscita ad annullare l’aumento dei redditi medi, anche se ovviamente lo ha ridimensionato.
Uno studio di Confesercenti e Cer, infatti, se da un lato testimonia che il caro prezzi, a livello nazionale, ha annichilito la ripartenza dei redditi degli italiani, riportandoli in termini reali sotto i livelli pre-pandemia, dall’altro posiziona la nostra regione tra quelle che hanno un bilancio positivo.
Il quadro nazionale.
Tra il 2019 e il 2023, il reddito medio degli italiani è passato, in termini nominali, da 38.300 euro a oltre 43.800 euro, ma si tratta di un aumento solo virtuale perché appunto la crescita dei prezzi ha fatto sì che, in termini reali (cioè tenendo conto dell’inflazione) il reddito sia calato dello 0,7% ossia di circa 254 euro.
Nello stesso periodo, il reddito medio da lavoro autonomo (professionisti, imprenditori e partite Iva) è aumentato di 1600 euro in termini reali, arrivando a superare i 43.600 euro. Variazione positiva anche per il reddito derivato da altre fonti, voce che include i redditi da capitale, da patrimoni, da rendite finanziarie etc., che cresce di 1.178 euro rispetto a cinque anni fa.
Tra il 2019 e il 2023, il reddito medio in termini reali da lavoro dipendente segna un mini-aumento di 180 euro. Calano nettamente, invece, i redditi da trasferimenti pubblici (-1.819 euro), che includono pensioni, indennità e altri sussidi. A pesare, secondo lo studio, è l’adeguamento solo parziale delle pensioni al caro-vita del periodo, contestualmente al progressivo esaurimento, a partire da metà 2023, del reddito di cittadinanza.
L’andamento regionale.
A livello di singole regioni, emergono tendenza diverse: per sette di esse, il bilancio è positivo ossia il reddito, in termini reali, è cresciuto. Tra queste ci sono alle d’Aosta (+2.951 euro, l’incremento più alto), Basilicata (+2.907 euro), Lombardia (+1.930 euro), le province autonome di Trento (+1.639 euro) e Bolzano (+2.237 euro), Veneto (+241 euro) e Friuli-Venezia Giulia (+483 euro).
In Fvg, in particolare, il reddito medio reale è passato dai 38.321 euro del 2019 ai 38.804 del 2023 con una crescita dell’1,3% (ma nel 2022 era a 41.771). Allo stesso tempo sono aumentati gli occupati (una tendenza riscontrata anche a livello nazionale), passando da 508mila a 519mila (+2,1%).