Un’app che avvisa se è necessario irrigare o meno i campi.
Vanno nel senso di un utilizzo sempre più oculato della risorsa idrica gli investimenti del Consorzio di Bonifica pianura friulana; tra questi, un’app che avviserà gli agricoltori se è necessario o meno irrigare i campi. Si chiama “Irriframe” ed è tra i progetti che l’ente sta mettendo a punto come supporto agli agricoltori orientati a un’irrigazione sempre più “smart” ed efficiente.
Altre novità, illustrate dall’ente consortile alla stampa presso la propria sede a Udine, riguardano un poderoso restyling dei canali che ridurrà le perdite fino al 40%, tariffe tarate sul consumo effettivo (“meno consumi meno paghi”), ma soprattutto l’ammodernamento di diversi impianti pluvirrigui nel territorio del medio Friuli e a nord di Udine, ai fini anche della salvaguardia e di un’oculata gestione della risorsa idrica, per una somma complessiva di circa 77 milioni per 7 progetti (fondi da accordo per la coesione tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la Regione FVG) che vanno ad aggiungersi ad altri 9 progetti finanziati (tra PNRR e legge di bilancio 178/ 2020) per altri 56 milioni di euro.
Una vera svolta per il comparto agricolo e per il sistema dei consorzi di bonifica, “opere di fondamentale importanza che assicurano all’agricoltura, ma anche a tutto il sistema economico di buona parte del territorio regionale, una capacità di sviluppo straordinaria, se non “storica”, che verranno realizzate grazie alla collaborazione istituzionale fra Regione, Consorzio e organizzazioni di categoria che ha consentito di raggiungere traguardi fino a pochi anni fa irraggiungibili, anzi, neanche immaginabili”, ha commentato il direttore generale del Consorzio bonifica pianura friulana Armando di Nardo.
Annunciando una buona situazione delle falde, per quest’anno, grazie alle piogge di questi ultimi mesi, il direttore tecnico Stefano Bongiovanni ha elencato gli interventi che interesseranno molti comuni del comprensorio consortile, tra cui la creazione di invasi e l’efficientamento della rete irrigua, con relativo beneficio ambientale ed economico.
Il vicedirettore tecnico Massimo Ventulini ha marcato il discorso su sostenibilità e obiettivi climatici, ricordando che l‘acqua incide per il 17% sul Pil italiano, mentre Alberto Budai, consigliere regionale FVG e presidente IV Commissione permanente, ha osservato come queste opere servano a tutti, perché salvaguardano l’ambiente, e quindi non solo agli agricoltori.
“Abbiamo immaginato un’agricoltura del futuro che tenesse conto delle variazioni del clima, con le possibili criticità – soprattutto in territori difficili come il Friuli, che si estende dal mare alla montagna e alterna siccità a piovosità – da affrontare con progetti seri, strutturati. Un grosso lavoro svolto approfittando delle opportunità che Stato e Regione ci hanno offerto – ha chiuso la presidente Rosanna Clocchiatti -, e quando i finanziamenti sono arrivati, ci hanno trovato pronti”.
L’assessore regionale alle Risorse agroalimentari e forestali Stefano Zannier si è complimentato con l’ente consortile: “Avete progettato in anticipo, valutando gli aspetti tecnici e condividendo con le istituzioni. Noi abbiamo creduto in voi e al momento di recarsi nelle sedi opportune abbiamo avuto la forza per proporre le nostre idee. Ognuno ha fatto la sua parte di questo puzzle complicato, e i risultati si vedono“.