Friulano alla materna? Ecco la scelta di Aurora

Questa giovane mamma ha già deciso per il sì.

Friulano a scuola. È ormai tempo di decidere, in Friuli, dove, al momento dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado (dal 21 gennaio al 10 febbraio 2025), si può scegliere l’insegnamento del friulano per tutta la durata del ciclo scolastico. La scelta viene fatta all’atto dell’iscrizione sul portale del MIUR ma è possibile rivolgersi anche alla segreteria della scuola.

C’è chi però sa già cosa fare: «Senza alcun dubbio aderiremo all’insegnamento del friulano», ha chiarito subito Aurora, mamma ventottenne di una bambina che ha spento due candeline. Lei, che è originaria di Codroipo, ma vive nell’hinterland udinese, ha una storia col friulano senz’altro fuori dagli schemi: «Sono nata in un contesto bilingue: da una parte l’italiano, parlato con il papà, nato in provincia di Firenze; dall’altro il friulano parlato con la mamma ma anche con i nonni e gli zii materni, e poi con il “paese” e gli amici. Per me sono entrambe lingue madri».

Assieme al marito, Aurora ha appena iscritto la sua piccola alla scuola dell’infanzia per l’anno 2025-2026, aderendo all’insegnamento del friulano.

Ora con la sua bimba, come si muove rispetto al friulano?
Ho deciso di farla venire in contatto con più lingue possibili. Mio marito (che comprende il friulano ma non è parlante attivo) le parla sempre in italiano, io sempre in friulano, come suggerito dalla regola “una persona, una lingua”. Poi ci sono i nonni materni, che comunicano con lei parlandole sempre in friulano e anche agli amici che lo parlano chiedo di rivolgersi a lei solo in “marilenghe”.

Ci sono anche altre lingue con cui viene a contatto?
Sì. Il padre di mio marito è francese, pertanto gli ho domandato di confrontarsi con la mia piccola anche con la lingua “cugina”. Non è sempre possibile, ma l’intento c’è. In più al nido fa attività in lingua inglese.

Quali ragioni hanno spinto lei e suo marito verso il plurilinguismo?
In questa fase nostra figlia assorbe ogni cosa. Per questo abbiamo scelto il plurilinguismo. Penso ai vantaggi cognitivi, relazionali, a quelli che potrà avere nell’apprendimento di altre lingue. Alla capacità di vedere la diversità e di percepirla come normalità. Mi auguro che quando sarà più grande possa continuare a passare da una lingua all’altra, quando lo desidera, senza vincoli o pregiudizi.

E rispetto alla scelta del friulano a scuola?
Oltre alla direzione del plurilinguismo già citata, c’è anche la questione identitaria, che non è secondaria, così come l’importanza di dare il giusto valore e posto nel mondo a una lingua, come il friulano, e farlo attraverso la scuola è senz’altro fondamentale.

E a chi le dice che sua figlia rischia di fare confusione tra le lingue, cosa risponde?
So che non ne farà. Ora sta vivendo un’importante fase di apprendimento del mondo, lingue comprese. Nel tempo, aumenteranno via via le sue competenze linguistiche e tutto finirà nei giusti cassetti. Porta già con sé un enorme bagaglio, non potrà che crescere sempre di più.