I dati dell’evasione fiscale in Friuli.
Evasori? Sì, ma non così tanto come si potrebbe credere. In barba al luogo comune che vede il Nord come l’area in cui c’è più evasione fiscale, una ricerca della Cgia di Mestre rovescia lo stereotipo: l’infedeltà al fisco è più diffusa al Sud.
La percentuale dell’economia non osservata sul valore aggiunto registra infatti i livelli più elevati in Calabria con il 18,8 per cento mentre la meno interessata dal fenomeno è la Provincia Autonoma di Bolzano che si ferma all’8,2 per cento, con una media nazionale che è dell’11,6 per cento.
L’analisi del Centro Studi della Cgia si basa sugli ultimi dati Istat disponibili (quelli del 2020) e, nella classifica che ne emerge, il Fvg ha un buon quart’ultimo posto: significa che la nostra regione è appena fuori dal podio dei più “fedeli” al fisco. Qui, l’evasione rappresenta il 9,4 per cento del Pil di cui 4,5 per cento relativa a sotto dichiarazioni (ad esempio occultamento del fatturato o errate comunicazioni dei costi sostenuti); il 3,2 al lavoro irregolare e l’1,7 da altre voci che vanno dall’affitto in nero ai traffici illeciti come le sigarette di contrabbando. Percentuali che in Fvg si traducono complessivamente in circa 3,3 miliardi di euro di economia sommersa.
Secondo i dati nazionali del Ministero e dell’Agenzia delle Entrate, nel 2022 l’erario ha incassato, rispetto al 2021, 68,9 miliardi in più di entrate tributarie e contributive, ha recuperato 20,2 miliardi di evasione e ha “bloccato” 9,5 miliardi di frodi. Un maggior gettito che ammonta complessivamente a 98,6 miliardi di euro, importo leggermente inferiore alla stima dell’evasione fiscale e contributiva presente in Italia che ammonterebbe attorno ai 100 miliardi di euro.