Il nuovo bando welfare della Fondazione Friuli.
È stato presentato il nuovo Bando Welfare della Fondazione Friuli, giunto all’ottava edizione. Anche per il 2025, il fondo prevede uno stanziamento di 600mila euro, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, per sostenere progetti innovativi dedicati alle fragilità sociali e alle trasformazioni demografiche.
Il bando mira a finanziare iniziative delle province di Udine e Pordenone che propongano risposte personalizzate e multidimensionali alle sfide poste dall’invecchiamento della popolazione e dall’evoluzione dei modelli familiari. “Da otto anni – ha sottolineato il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini – sosteniamo progetti non solo assistenziali, ma capaci di creare un ecosistema sociale che unisca pubblico, privato e volontariato con l’obiettivo comune di non lasciare nessuno ai margini”.
Scadenze e modalità di partecipazione
Le proposte progettuali, della durata massima di un anno, potranno essere presentate entro il 26 febbraio 2025. Il bando, realizzato con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, si propone come modello di alleanza tra settore pubblico e privato e punta a generare un welfare capace di rispondere alle complesse esigenze della comunità.
Impatto e risultati dei progetti finanziati
Durante la presentazione è stata illustrata la quarta annualità della ricerca “La qualità del cambiamento”, realizzata dall’istituto Jacques Maritain, che ha analizzato l’impatto di 28 progetti finanziati nel 2023.
“I beneficiari principali – ha spiegato il direttore Luca Bianchi – sono stati familiari di persone fragili, disabili, caregiver, anziani, giovani e bambini. Complessivamente, sono state raggiunte circa 5.800 persone, coinvolgendo 300 volontari”. Oltre il 50% dei progetti ha previsto attività formative per le fasce vulnerabili e il 72% ha puntato a sviluppare competenze specifiche per queste categorie, dimostrando la capacità dei progetti di generare valore sociale e responsabilizzare i partecipanti. Inoltre, più del 60% degli interventi ha raccolto risorse aggiuntive attraverso operazioni di crowdfunding e fundraising.
Testimonianze dal territorio
Un esempio concreto è stato fornito dall’impresa sociale LaLuna di Casarsa, attraverso la coordinatrice dei Servizi Alessia Amodeo ed Elena Di Chiara, abitante nella Comunità Cjasaluna che hanno parlato del progetto “Coltivare l’autonomia”. Finanziato dalla Fondazione fin dalla prima edizione, ha creato una filiera domestica che parte dalla coltivazione di ortaggi e l’allevamento per arrivare alla produzione di conserve, migliorando la qualità di vita di persone fragili e delle loro famiglie.
Il ruolo del welfare come bene comune
Ranieri Zuttion, direttore del Servizio Area Welfare di Comunità della Regione, ha sottolineato l’importanza di ripensare il sistema di welfare per far fronte a un contesto sempre più complesso: “Della crisi del welfare e della necessità di un suo ripensamento se ne parla ormai da anni – ha spiegato -. Ormai tutti concordano che ci troviamo di fronte a un processo di ‘fragilizzazione’ collettiva e che una serie di fenomeni demografici e sociali stanno seriamente mettendo a rischio questo fondamentale patto di solidarietà sociale. Il Bando Welfare della Fondazione Friuli rappresenta un’esperienza concreta di integrazione tra le risorse del territorio per il benessere collettivo”.
In chiusura, Francesca Nieddu, direttrice regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia di Intesa Sanpaolo, ha ribadito l’impegno dell’istituto bancario: “Grazie alla sinergia tra pubblico e privato, riusciamo a garantire continuità ai servizi di assistenza, migliorando la qualità della vita delle persone fragili e delle loro famiglie”. Un’iniziativa, dunque, che si conferma punto di riferimento per la promozione di un welfare inclusivo e generativo, capace di affrontare le sfide del presente e del futuro.