Finti sms dalla banca, perde 20mila euro: friulano ottiene il rimborso integrale

La truffa dei finti sms dalla banca.

Un cliente della BBVA residente in provincia di Udine è stato vittima di una truffa bancaria che gli è costata 20mila euro, ma grazie all’intervento dell’associazione Codici, ha ottenuto un rimborso completo: la frode, avvenuta nel novembre 2023, ha coinvolto una combinazione sofisticata di finti SMS e telefonate dalla banca che hanno tratto in inganno il malcapitato.

Secondo quanto spiegato da Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, tutto è iniziato con un SMS che segnalava un accesso sospetto all’home banking da un dispositivo non riconosciuto. Sebbene il cliente abbia seguito le istruzioni antifrode e non abbia cliccato sul link, poco dopo ha ricevuto una telefonata da un individuo che si spacciava per un operatore di BBVA. Questo finto operatore ha chiesto conferma dell’SMS e ha guidato il cliente attraverso diverse operazioni, facendogli credere di stare risolvendo un problema di sicurezza.

Nel corso della chiamata, il truffatore ha orchestrato due bonifici da 10mila euro ciascuno, convinto il cliente di aver annullato un’operazione sospetta e lo ha indotto a rimanere in attesa di ulteriori conferme. “Un comportamento sospetto – spiegano dall’associazione Codici -, che ha indotto il nostro assistito a chiamare il numero verde della banca. Il giorno successivo è arrivata l’attesa telefonata da un operatore che aveva la stessa voce di quello con cui aveva parlato il pomeriggio precedente, quando ha contattato l’istituto, motivo per cui il nostro assistito era convinto di parlare con un funzionare vero di BBVA”.

Per sicurezza ha fatto altre telefonate alla banca per rimarcare di non aver effettuato bonifici dal suo conto corrente e che non poteva verificare il saldo in quanto il conto era bloccato. Soltanto l’intervento di un vero operatore BBVA ha permesso di smascherare la frode, consistita in due bonifici da 10mila euro ciascuno, tra l’altro effettuati sulla stessa banca”.

“Alla luce delle segnalazioni del nostro assistito – continua l’associazione -, l’istituto aveva tutto il tempo per bloccare le operazioni e recuperare i soldi. Così non è stato. Il disconoscimento effettuato dal nostro assistito, che nel frattempo aveva sporto anche denuncia ai carabinieri, non ha prodotto alcun effetto. Nonostante l’evidenza dei fatti, la banca ha negato il rimborso. Codici ha quindi portato la vicenda all’attenzione dell’Arbitro Bancario Finanziario (Abf) di Milano.

“Il verdetto dell’Abf è arrivato. Il collegio ha disposto il rimborso integrale delle somme sottratte fraudolentemente al nostro assistito, quindi i due bonifici da 20mila euro. Siamo naturalmente soddisfatti per l’esito di questa vicenda – conclude Giacomelli -. Cogliamo l’occasione per rinnovare l’invito ai consumatori a prestare la massima attenzione quando ricevono comunicazioni su accessi sospetti al proprio conto”.

“Altrettanto importante è chiedere conferma di eventuali operazioni sospette ricontattando il servizio clienti dell’istituto. A volte questo può essere insufficiente, ma comportamenti simili da parte della banca non devono scoraggiare. Bisogna denunciare e battersi per far valere i propri diritti. I tempi non sono brevissimi. In questo caso c’è voluto quasi un anno, ma ne è valsa la pena, visto che l’Abf ha riconosciuto il rimborso integrale”.