Caso finte vaccinazioni, Emanuela Petrillo ha patteggiato.
Emanuela Petrillo ha patteggiato e la sua pena, per il caso delle finte vaccinazioni a migliaia di bambini tra Friuli e Veneto, è stata dimezzata: invece di otto anni e sei mesi (come da condanna di primo grado), ne sconterà quattro.
L’ex assistente sanitaria 37enne di Spresiano (Treviso) è stata accusata di aver falsamente somministrato vaccinazioni a circa 8mila pazienti nei distretti di Codroipo, San Daniele e Udine dal 2009 al 2015 e poi all‘Ulss 2 di Treviso, fino a giugno 2017, quando fu licenziata.
La donna, che nel 2021 è pure stata condannata dalla Corte dei Conti del Fvg a risarcire con 550mila euro l’Azienda Sanitaria Friuli Centrale, era stata condannata in primo grado dal Tribunale di Udine per una serie di reati, tra cui peculato, falso in atto pubblico, rifiuto d’atti d’ufficio e falso in certificazione.
Nel tempo, alcuni dei capi d’accusa sono caduti in prescrizione e oggi, la Corte d’Appello di Trieste ha accolto il patteggiamento frutto dell’accordo tra il legale di Petrillo, Paolo Salandin, e la Procura generale del capoluogo giuliano, dimezzando così la pena. Con la riduzione, l’ex infermiera potrà evitare il carcere e chiedere una pena alternativa alla reclusione.