Fabio Passon, vicepresidente di Confcommercio provinciale di Udine, è stato eletto consigliere di Confcommercio professioni nazionale in occasione dell’assemblea ordinaria che ha confermato alla presidenza Anna Rita Fioroni. Passon occupa uno sei sette posti in consiglio a disposizione per le territoriali di tutta Italia.
“Una grande soddisfazione poter rappresentare Udine all’interno di un gruppo associativo che esprime il cambiamento della società e dell’economia, in un mondo del lavoro in cui competenza e flessibilità sono sempre più fattori determinanti di competitività”, commenta Passon.
Il focus sull’Intelligenza Artificiale.
Inevitabile, nel corso dei lavori, il focus sull’Intelligenza Artificiale. Un’indagine Confcommercio Professioni e-Format Research, informa Passon, “ha fatto emergere che il 62,4% dei professionisti non ordinistici (sono circa 444mila in Italia) utilizza strumenti di Intelligenza Artificiale generativa (come chatbot, software di traduzione e assistenti virtuali). Fra questi, il 58% ritiene che la IA abbia migliorato la qualità del lavoro, soprattutto in termini di efficienza, produttività e riduzione degli errori e in generale l’85% di tutti gli intervistati si dichiara comunque ottimista riguardo ai benefici che possono derivarne”.
Lo studio evidenzia inoltre l’esistenza di un 27% che teme che l’impatto dell’IA possa mettere a rischio la propria professione, la metà circa dei quali attivi nella comunicazione. Il 46%, poi, ritiene che rappresenti una minaccia per la qualità dei servizi offerti (i più preoccupati sono donne e giovani), mentre solo il 16,6% ha ricevuto un addestramento specifico (percentuale che non a caso sale al 40,4% tra i 18-24 anni). Sette professionisti su dieci ritengono poi che le associazioni di categoria debbano giocare un ruolo attivo nella formazione e nell’aggiornamento continuo sull’intelligenza artificiale. Il 43,6% degli intervistati, infine, si aspetta che l’IA porterà all’automazione di attività ripetitive, permettendo ai lavoratori interessati di concentrarsi su compiti più strategici e creativi, e il 52,4% ritiene che creerà nuove opportunità di lavoro, mentre il 61,2% che genererà una maggiore personalizzazione dei servizi.