Torna Fabbriche Aperte in Friuli.
Dopo due anni di stop imposti dall’emergenza Covid riprende “Fabbriche Aperte”. il progetto di Confindustria Udine, giunto alla sua ventunesima edizione, che offre la possibilità, a studenti e insegnanti, di conoscere più da vicino il mondo dell’impresa attraverso un programma di visite agli stabilimenti di aziende appartenenti alle diverse tipologie produttive che rappresentano la specificità dell’industria friulana, per approfondire gli aspetti organizzativi, produttivi, tecnologici e innovativi.
Le visite.
Le visite guidate ad alcune tra le più significative realtà produttive friulane cominceranno lunedì 11 novembre per proseguire fino a venerdì 25 novembre. Le 19 aziende accoglieranno 450 studenti di 5 istituti delle scuole tecniche e professionali della nostra provincia in questo oramai consolidato appuntamento di interazione tra mondo della scuola e mondo del lavoro.
Fabbriche Aperte si inserisce nel più ampio novero di iniziative di ‘Spirito d’Impresa’, l’innovativo e strutturato progetto di Confindustria Udine volto a favorire la generazione di nuova imprenditorialità, a far emergere i giovani talenti nascosti tra i banchi di scuola e, contestualmente, a contrastare, nel medio-lungo periodo, il fenomeno del disallineamento tra la richiesta di specifici profili professionali da parte delle aziende del nostro territorio e la disponibilità di profili formati.
Le aziende che aderiscono a Fabbriche Aperte.
Apriranno le porte dei propri stabilimenti: Advan di Amaro, Acciaieria Fonderia Cividale di Cividale, Aussafer Due di San Giorgio di Nogaro, AWM di Magnano in Riviera, Carniaflex di Paluzza, Co.Me.Fri di Magnano in Riviera, Danieli & C. Officine Meccaniche di Buttrio, Fantoni di Osoppo, Fornaci di Manzano, Gervasoni di Pavia di Udine, Idealservice di Rive D’Arcano, Meccanotecnica di San Daniele, Mep di Reana del Rojale, Metalworld di Pavia di Udine, Mosaico di Tolmezzo, Net di San Giorgio di Nogaro, Ferriere Nord di Osoppo, Rhoss di Codroipo e Taghleef di San Giorgio di Nogaro.
Il progetto coinvolge gli studenti e gli insegnanti di 5 istituti scolastici: ITT della Bassa Friulana di Cervignano del Friuli, D’Aronco di Gemona del Friuli, Malignani di Udine, Solari di Tolmezzoe Bearzi di Udine.
Nonostante gli impegni del quotidiano, le imprese friulane si mettono, dunque, al servizio di docenti e studenti con un’iniziativa che è sempre riuscita ad instaurare un efficace metodo di dialogo e di confronto tra mondo dell’industria e quello della scuola. un imponente sforzo organizzativo che poggia sulla collaborazione dei docenti e sull’interesse degli studenti per sviluppare la conoscenza non solo delle nuove frontiere dell’innovazione e della ricerca, ma anche del contributo che l’uomo può dare, con la sua creatività e competenza, a valorizzare le nuove tecnologie.