I “no” dicono che Carnera era fascista.
E’ stato il primo italiano a conquistare un titolo mondiale di pugilato, nel 1933; così, è stato abbastanza naturale che, nell’ambito dei festeggiamenti per il passaggio in promozione della squadra locale (l’Unione Smt) sia stata lanciata l’idea di intitolare il rinnovato campo sportivo a lui, nato a Sequals e diventato un mito: eppure, Primo Carnera, se fosse ancora vivo, avrebbe scoperto di avere “nemici” a casa sua; non tutti, infatti, sono d’accordo sulla proposta di dedicargli lo stadio locale perché “era un fascista”: questo dicono le persone contrarie all’iniziativa (a quanto pare, poche), ricordando la sua foto in camicia nera.
Sono anche comparsi cartelli con la scritta “No Carnera”. La questione, ovviamente, ha scatenato una bufera, su cui è intervenuta anche la politica. “Rispetto per Primo Carnera. Un campione, un esempio, una delle figure più iconiche della storia sportiva del nostro territorio. Non a caso famoso nel mondo con l’appellativo di Gigante Buono” commenta l’onorevole di Fratelli d’Italia, Emanuele Loperfido.
“È assurda e irrispettosa la discussione in atto, con una motivazione/accusa – crediamo di mera facciata – di adesione attiva al fascismo. Carnera, oltre che di successi sportivi, è simbolo di emigrazione, sacrifici, duro lavoro e rilancio sociale grazie alla volontà e alle sue abilità. È, nel mondo, espressione senza se e ma di pordenonesità e più in generale friulanità, ben testimoniata dall’intitolazione del palazzetto di Udine, fra gli impianti sportivi di riferimento della regione e non solo”, ricorda il deputato.
Che esorta il sindaco di Sequals Enrico Odorico “ad andare avanti, insieme alla Giunta, non curandosi di polemiche e rilievi ridicoli. Contribuiamo a omaggiare con orgoglio Carnera, campionissimo del territorio così come, fra i maggiori, Ottavio Bottecchia”.
“Giù le mani da Carnera – è il commento del senatore e segretario della Lega Fvg Marco Dreosto –. Il pugile di Sequals è un friulano che ha reso la nostra terra celebre in tutto il mondo. Ora, sinistra e perbenisti vorrebbero annullare le sue gesta nel nome della “cancel culture”? Pura follia di un delirio woke che vuole distruggere i ricordi che non comodano per poter riscrivere la storia a proprio piacimento”.
“Non entriamo in questa sterile ed estiva polemica, che non fa degno ricordo del campione Carnera. Il fascismo è il male assoluto, Primo Carnera ne fu vittima inconscia, usata e strumentalizzata”, è il commento di Mauro Capozzella, coordinatore provinciale del M5S.