Electrolux ha avviato ufficialmente la procedura per i licenziamenti.
Electrolux ha ufficialmente avviato la procedura di licenziamenti collettivi, che coinvolge168 impiegati e quadri. Questa decisione riguarda diverse sedi, distribuite su tutto il territorio italiano, ma la situazione più critica è proprio in Friuli con 86 persone interessate, 73 a Porcia e 13 a Pordenone. Sono poi 34 persone interessate dalla procedura a Susegana, 5 a Cerreto d’Esi, 5 a Solaro e 38 a Forlì.
La comunicazione formale è stata inviata ieri al Ministero del Lavoro, alle regioni in cui si trovano gli stabilimenti e ai rappresentanti sindacali. Inizia così un periodo di 45 giorni, prorogabile di ulteriori 30, per cercare di raggiungere un accordo. Le motivazioni dietro questa drastica decisione sono state esplicitate durante i negoziati sindacali. Tra le principali cause, si citano la contrazione del mercato dell’elettrodomestico, le difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime, soprattutto dei componenti elettronici, le tensioni geopolitiche e l’incertezza legata all’inflazione, fattori che minano la fiducia dei consumatori. Secondo quanto dichiarato dal gruppo Electrolux, si sta assistendo a significative perdite di volumi, con un mercato europeo che è sceso al di sotto degli 80 milioni di pezzi, registrando un calo del 12% rispetto al periodo precedente alla pandemia.
La decisione coinvolge 373 dipendenti in Italia, con una parte di questi, compresi impiegati e quadri, sottoposti a questa specifica procedura di licenziamento collettivo. Per quanto riguarda gli operai, l’azienda continuerà a fare ricorso agli ammortizzatori sociali. Il 22 febbraio è previsto un tavolo nazionale dell’elettrodomestico, mentre il confronto tra Electrolux e i sindacati riprenderà il 4 marzo.
Tomasello: “Il Governo convochi azienda a Roma”.
Sulla vicenda è intervenuto anche segretario della federazione PD di Pordenone Fausto Tomasello, che ha esternato tutte le sue preoccupazioni giudicando le motivazioni dell’azienda insufficienti. “Sosteniamo le richieste dei sindacati di aprire una consultazione con l’azienda e torniamo a chiedere che il Governo si opponga allo smantellamento di pezzi d’industria. Si deve convocare a Roma il vertice aziendale per verificare se c’è un piano industriale di rilancio o se l’intento è solo il taglio di costi per prendere tempo, in attesa di una ripresa che non sappiamo su cosa dovrebbe far forza”.
“Siamo attivati dal Parlamento alla Regione al comune di Pordenone dove – annuncia il segretario dem – a giorni discuteremo l’ordine del giorno del Pd per Electrolux. Non possiamo accettare passivamente questa decisione. Le motivazioni addotte dall’azienda non sono sufficienti a giustificare un taglio così drastico del personale perché il mercato europeo degli elettrodomestici è in flessione ma – precisa Tomasello – questo non significa che non ci siano alternative ai licenziamenti”.
“L’avvio della procedura di licenziamento collettivo in Electrolux è una ferita per il nostro territorio – aggiunge Tomasello – per vite personali e familiari dei lavoratori che sono a rischio di perdere il lavoro e per l’economia locale”.