Il frico piace anche agli Americani: le eccellenze del Friuli in vetrina a Chicago

Brindisi al termine dello showcooking alla fiera

Il Friuli alla Fiera Internazionale di Chicago.

Le eccellenze enogastronomiche del Friuli Venezia Giulia conquistano gli Stati Uniti: per diversi prodotti tipici della nostra terra, infatti, quello americano è un mercato in forte espansione, con un aumento dell’export, in 4 anni, che ha raggiunto il 40%; per questo, l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini è volato in missione istituzionale negli Usa, alla Fiera Internazionale del vino di Chicago.

Il rappresentante della giunta è assieme al presidente della Camera di commercio di Pordenone e Udine Giovanni da Pozzo, e ad una ventina di aziende friulane, all’International wine expo (Iwe), evento che offre ai produttori vitivinicoli italiani un canale d’incontro diretto con i buyer Usa-Midwest, quest’anno per la prima volta realizzato in collaborazione con Vinitaly.

“Abbiamo portato il frico negli Stati Uniti ed è stato molto apprezzato! All’International Wine Expo di Chicago prendiamo i nostri ospiti per la gola” ha scritto sui suoi canali social. “Per alcuni dei nostri prodotti – è intervenuto in una nota -, quello degli Stati Uniti è un mercato in grande crescita e sul quale è necessario rafforzare la presenza delle nostre eccellenze legate al food&wine. Essere qui ci ha permesso di tessere importanti rapporti nell’ambito del progetto governativo legato alla candidatura del cibo italiano a patrimonio mondiale dell’Unesco”.

Al Cinecity Studios si sono svolti alcuni eventi business to business tra imprese italiane produttrici di vino e i principali operatori statunitensi, tra cui importatori, distributori, ristoranti e Gdo, con la regia, tra gli altri, della Camera di commercio italo-americana di Chicago. Per il Friuli Venezia Giulia hanno partecipato alla rassegna una ventina circa di aziende che hanno presentato a un pubblico qualificato i vini del nostro territorio.

“La nostra regione – ha detto Bini – sta lavorando in maniera molto intensa per la promozione del territorio a livello internazionale. Oltre a queste occasioni dedicate alle aziende e ai nostri prodotti, c’è anche la parte istituzionale, avviata dal governatore Fedriga e rafforzata con la nostra missione non solo nell’Illinois ma anche a New York”.

“Durante la cena di gala che ha preceduto l’International wine expo c’è stata l’occasione di
incontrare e dialogare con il presidente dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane Matteo Zoppas. Insieme abbiamo convenuto che anche il Fvg può fare la sua parte nell’importante progetto con il quale si vuole inserire il cibo del nostro Paese all’interno del patrimonio Unesco. Noi abbiamo le carte in regola, ad esempio con il formaggio, il prosciutto e il vino che sono stati protagonisti a Chicago, per contribuire al raggiungimento di questo importante obiettivo nazionale”.

Oltre alle cantine friulane che hanno presentato i propri prodotti a diversi buyer, alla Iwe c’è stata infatti l’occasione di illustrare a un pubblico qualificato due Dop del Friuli, ossia il montasio nella sua forma originale e trasformato in frico, e il prosciutto di San Daniele, a fette e come condimento dei taglioni.

I dati del food&wine friulano in Usa.

In base alle elaborazioni compiute dal Centro studi della Camera di commercio Pordenone Udine su dati Istat, emerge che nel primo semestre del 2023 il Friuli Venezia Giulia ha esportato negli Stati Uniti un valore pari a 69,3 milioni di euro di alimenti e bevande, di cui 37,4 milioni di alimenti e 31,9 milioni di bevande.

Questi due prodotti assieme costituiscono il 9,2% del totale dei beni esportati dal Friuli Venezia Giulia verso gli Usa. Nel periodo 2019-2023 (dati al primo semestre) l’export di alimenti e bevande Fvg verso gli Usa è aumentato del 40,7% (+20 milioni di euro), di cui +65,4% (+12,6 milioni) per le bevande e +24,8% (+7,4 milioni) per gli alimenti.

Nell’ultimo anno (primo semestre 2023/2022) l’export totale di alimenti e bevande è invece sceso del 3,7% (-2,7 milioni) determinato esclusivamente dal calo dell’export degli alimenti (-14,2%, -6,2 milioni) mentre l’export di bevande ha registrato un aumento del 12,5% (+3,6 milioni).

Dai dati forniti dal Consorzio di San Daniele, nel 2022 la quota di export è stata pari al 17% della produzione totale. Di questo valore, quello degli Stati Uniti rappresenta il secondo mercato in cui viene venduto il prosciutto, con una percentuale pari a 19 punti.

Di poco superiore i valori legati invece al montasio, con quattromila forme che raggiungono il mercato Usa, pari al 20 per cento del prodotto esportato, utilizzato prevalentemente nei
ristoranti e in alcune gastronomie.