Dopo l’episodio della dottoressa aggredita i Prefetti pronti ad aumentare i controlli.
Dopo l’aggressione ai danni della dottoressa alla guardia medica in via Gervasutta a Udine, il problema della sicurezza dei sanitari torna prepotentemente in primo piano. L’obiettivo dei prefetti è ora quello di aumentare i controlli soprattutto nelle sedi più periferiche.
Impossibile istituire un presidio fisso in ogni sede per bloccare ogni possibile episodio, come chiesto dal sindacato Nursind. I Prefetti di Udine e Pordenone stanno valutando di potenziare i controlli, assegnando più personale e inserendo gli ambulatori delle guardie mediche tra gli obiettivi sensibili per il pattugliamento di polizia e carabinieri. Un altro aiuto potrebbe arrivare dal potenziamento delle guardie giurate destinando delle persone dedicate che facciano la spola tra i vari ambulatori.
Per quanto riguarda Udine il prefetto Massimo Marchesiello si è già mosso organizzando per domani un Comitato per l’ordine e la sicurezza. Con il direttore generale dell’azienda sanitaria di Udine si farà il punto sulla situazione cercando di capire le criticità che riscontrano i medici sul fronte della sicurezza e mettere in piedi una strategia comune per evitare altri episodi simili a quello di qualche giorno fa.
E’ previsto invece nei prossimi giorni un tavolo di confronto tra il prefetto di Pordenone e il direttore dell’Asfo, dove anche in questo caso si cercheranno delle contromisure adeguate al problema.