Sbloccato l’iter per recuperare l’osservatorio astronomico del Monte Matajur.
Era stato inaugurato nel 2013, con grandi speranze anche per lo sviluppo turistico, ma è stato dichiarato inagibile subito dopo perché inadatto alla sua funzione: a quanto pare, infatti, la cupola non era omologata per l’accesso al pubblico; ora, però, arriva una buona notizia: si è sbloccato l’iter per il recupero dell’osservatorio astronomico sul Monte Matajur, costruito con una spesa di 300 mila euro recuperando l’ex cabina dello skilift e poi rimasto inutilizzato, con grandi polemiche.
Dopo anni di abbandono, la Comunità di montagna del Natisone e Torre ha preso in mano la situazione, rimettendo in moto il percorso e progettando le opere di straordinaria manutenzione con un investimento di 50 mila euro di fondi propri della Comunità, sono state terminate. L’idea è poi di sottoscrivere una convenzione per dare in gestione la struttura, a un’associazione attiva nel campo dell’astronomia, restituendole così la funzione originaria.
“Una bella notizia per gli abitanti della zona – puntualizza il consigliere di Lega Fvg, Elia Miani -: undici anni fa l’edificio era stato abbandonato e si è progressivamente deteriorato, ma sarà ristrutturato grazie all’impegno della Comunità di montagna del Natisone e del Torre, che ha avviato l’iter di recupero negli anni scorsi“.
“È chiaro – prosegue Miani – che gli interventi dovranno essere molteplici: va adeguata l’impiantistica e bisogna risolvere il problema delle infiltrazioni, senza dimenticare che a causa dell’umidità si sono deformate le porte interne e i muri si sono scrostati”.
L’iter è ancora alle battute iniziali, ma le prospettive sono tracciate. “Da tempo – conclude l’esponente del Carroccio – qui operano gruppi di astrofili amatori e l’Osservatorio potrebbe essere utilizzato per attività divulgative e scientifiche legate all’astronomia”.