La donna aveva sporto denuncia per molestie verso l’ex compagno.
Denuncia l’ex compagno convivente per molestie e maltrattamenti, ma non si è mai presentata nemmeno ad una delle udienze al tribunale ordinario di Udine. È il caso di una donna ucraina classe 1975, difesa dall’ avvocato Piergiorgio Bertoli, che quattro anni fa denunciò l’allora compagno, un italiano classe 1975, perché , oltre alle molestie, riteneva di aver subito il perpetrarsi di un comportamento persecutorio fatto di telefonate continue, messaggi ad ogni ora, inseguimenti, pedinamenti e controllo ossessivo delle attività quotidiane.
La donna quindi, temendo sia per la propria incolumità sia per quella della figlia minore, avrebbe vissuto in un continuo stato di ansia, angoscia, paura. Costituitasi parte civile in sede di processo, non si è mai presentata alle udienze per rendere la propria versione dei fatti.
Dopo lo svolgimento dell’istruttoria dibattimentale, compresa una nutrita lista di testi, nella giornata odierna il Giudice Dott. Barnaba Faleschini ha ritenuto di pronunciare sentenza di non dover procedere per intervenuta remissione tacita della querela, ai sensi dell’ articolo 129 del codice penale.
“La difficoltà a far emergere la realtà dei fatti è stata particolarmente complessa, oltre al grande peso morale per il mio assistito che si è visto per anni seduto sul banco degli imputati per poi vedere il reato estinto poiché chi l’aveva denunciato non aveva interesse al processo- commenta l’avvocato difensore Francesca Tutino -, vi è stata infatti un’assoluta incongruenza delle azioni tra denuncia, costituzione di parte civile e non presenza a processo da parte dell’ ex compagna”.