Denunce in Friuli per bracconaggio e animali maltrattati.
Sono diverse le denunce in Friuli per attività illecite collegate al mondo degli animali. È il risultato delle attività investigative e di controllo svolte e intensificate nel corso degli ultimi mesi il Corpo Forestale Regionale, tramite il Nucleo Operativo per l’Attività di Vigilanza Ambientale (Noava) e le Stazioni forestali. Sotto la lente, la corretta osservanza delle norme poste a tutela della attività venatoria e del patrimonio faunistico regionale. I servizi si sono svolti sull’intero territorio regionale ed hanno portato alla formulazione di notizie di reato ed alla contestazione di numerose sanzioni amministrative.
Risultati particolarmente significativi sono stati ottenuti dal Corpo forestale regionale tramite il Noava nel territorio della provincia di Udine, in cui numerose persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Udine.
Anche la cattura di specie protette.
In comune di San Giovanni al Natisone una persona è stata sorpresa mentre utilizzava mezzi non consentiti per la cattura di avifauna, a Martignacco un cacciatore è stato sorpreso mentre utilizzava un richiamo acustico a funzionamento elettrico/elettromeccanico, anche in questo caso mezzo non consentito per la caccia. Una persona del Tarcentino è stata denunciata in quanto deteneva abusivamente fauna particolarmente protetta, mentre una persona residente a San Leonardo è stata denunciata per furto aggravato per aver esercitato illegalmente l’uccellagione, per avere detenuto esemplari di fauna particolarmente protetta e per l’utilizzo di un richiamo acustico a funzionamento elettrico/elettromeccanico non consentito. Nel corso delle perquisizioni operate nei confronti di quest’ultima persona sono stati sequestrati moltissimi materiali, tra cui 26 reti da uccellagione, 5 richiami acustici a funzionamento elettrico/elettromeccanico, 15 trappole a scatto e numerosi uccelli vivi e morti.
Niente licenza di caccia: nei guai.
In comune di Udine sono stati sorprese due persone, di cui una esercitava la caccia senza licenza utilizzando le armi della seconda, portando al sequestro di 2 fucili e una decina di uccelli abbattuti. Una persona residente nel Sandanielese è stata denunciata per detenzione abusiva di numerosi esemplari di uccelli particolarmente protetti e per maltrattamento degli stessi in quanto erano detenuti in condizioni incompatibili, con muffe e accumuli di deiezioni nelle mangiatoie e nei beverini delle gabbie di dimensioni ridotte. In questo caso sono stati sequestrati 129 uccelli vivi ed alcuni morti, oltre una rete da uccellagione.
Un denunciato nella Bassa.
Durante una attività di antibracconaggio nel territorio di Aquileia, un cacciatore è stato denunciato per lesioni colpose poiché con un colpo di fucile ha ferito seriamente un operatore del Corpo forestale regionale – Nucleo Operativo per l’Attività di Vigilanza Ambientale (Noava). Il ferimento è avvenuto in quanto il cacciatore ha violato le norme sulla caccia utilizzando un visore notturno, mezzo non consentito per l’attività venatoria.
Recentemente 5 cacciatori sono stati denunciati perché in concorso tra loro, abbattevano specie nei cui confronti la caccia non è consentita ovvero per aver abbattuto degli esemplari in periodo di divieto. L’attività di controllo ha portato al sequestro di 2 fucili, numerose munizioni e degli uccelli abbattuti illegalmente.
Il personale forestale ha contestato anche numerose violazioni amministrative tra cui la caccia abusiva in riserva, omesse annotazioni sul tesserino regionale, caccia senza licenza, detenzione di reti e/o di trappole, caccia in orario di divieto, detenzione abusiva di fauna migratoria, caccia in prossimità di immobili, mancato rispetto delle dimensioni delle gabbie, raccolta di chiocciole in periodo di divieto, ed omessa esibizione della selvaggina abbattuta.
Il ruolo dei cittadini.
Le attività di accertamento sono state possibili non solo per l’impegno e la presenza del Corpo forestale regionale sul territorio, ma anche grazie alla collaborazione di persone sensibili alla tutela della fauna selvatica e più in generale alla salvaguardia dell’ambiente naturale e al rispetto delle legalità. A tal proposito, la forestale regionale invita chiunque s’imbattesse in reti per uccellagione, tagliole o altri artifizi atti alla cattura di fauna selvatica, ad allontanarsi immediatamente senza correre rischi, né lasciare segni di presenza e contattare quindi con tempestività la Stazione forestale competente per territorio o il Noava (tel. 0432-660092 e-mail: noava.cfr@regione.fvg.it), fornendo gli elementi utili per l’individuazione del sito.
Tutte le segnalazioni che pervengono agli uffici del Corpo forestale regionale con priorità per quelle più puntuali e documentate, sono infatti verificate nella loro attendibilità con gli opportuni riscontri per poter fronteggiare immediatamente i comportamenti illeciti.