Dal prosciutto di San Daniele si recupera il sale, sarà usato come antigelo

Il progetto del Consorzio del Prosciutto di San Daniele

Non solo è buono: il prosciutto di San Daniele punta anche a ridurre l’impatto della sua produzione sull’ambiente. Il progetto del Consorzio che riunisce 31 produttori è infatti di recuperare il sale che viene usato per ricoprire ogni coscia (unico ingrediente concesso dal Disciplinare) e destinarlo a nuovi usi, nell’ottica dell’economia circolare, grazie ad un nuovo apposito impianto. Il sale esausto, così riciclato, potrà essere usato come antigelo per le strade oppure nel processo della concia delle pelli.

Come detto, il sale è il solo ingrediente ammesso: le cosce infatti vengono ne vengono ricoperte nelle prime fasi di produzione; successivamente, ne viene recuperata l’eccedenza dai prosciutti insieme alla salamoia. Il nuovo impianto, che sarà realizzato nel 2023 con un investimento di 4 milioni di euro e sorgerà a circa 15 chilometri da San Daniele del Friuli, sarà dotato di macchinari che permetteranno di vagliare e sottoporre il sale ad un lavaggio igienizzante, mentre la salamoia verrà purificata. Il cloruro di sodio sarà così cristallizzato e imbustato per nuovi utilizzi non alimentari.

Il Consorzio gestisce il riciclo degli scarti dei 31 produttori fin dal 2009, con una media annua di sale recuperato pari a 3.700 tonnellate, che però vengono attualmente smaltiti fuori regione. Con il nuovo impianto, il recupero salirà a circa 8 mila tonnellate e sarà abbattuta anche la produzione di Co2 del trasporto.