L’interfaccia di Facebook è ora anche in friulano.
Parlare e leggere nella lingua delle proprie radici, magari nella lingua che si parla in casa, in famiglia e che, fuori, si tende ad abbandonare; ora non serve più, almeno per quanto riguarda Facebook: il più grande social del mondo (ha superato i 2 miliardi di utenti) da oggi parla anche in friulano.
Basta scegliere dal menù delle impostazioni la voce “lingua” e successivamente l’opzione “furlan” ed ecco che l’interfaccia diventa in marilenghe: “Ce sêstu daûr a pensâ?” prende il posto del “A cosa stai pensando”; “Mi plâs” quello del “Like”. Tutte le sezioni più usate (dagli “Amici”, alle “Foto”, da “Modifica l’immagine” a “Scrivi un commento”) sono state tradotte nella lingua friulana. Per ora, la possibilità esiste solo per la versione web mentre per l’app toccherà attendere ancora un po’.
Il social è stato declinato nella lingua locale grazie all’operazione che ha visto assieme Arlef, Regione Fvg, Insiel e il colosso dei social Meta, che controlla Facebook come altri canali di comunicazione (da Instagram a Whatsapp) cosa che apre nuove prospettive per la valorizzazione del friulano.
“Oggi mettiamo a disposizione di tutti, in Friuli come in ogni parte del mondo, un ulteriore strumento per favorire l’utilizzo della lingua friulana nella quotidianità – ha detto Eros Cisilino, presidente Arlef, alla presentazione del progetto -, ma la possibilità di usare l’interfaccia di Facebook in friulano consentirà anche di rafforzare la presenza sui social network e, non in ultimo, contribuirà a consolidare il senso di identità e di comunità dei friulani sul territorio e nel mondo”.
Il progetto è stato possibile anche grazie alla sensibilità dimostrata da Meta: “Per noi è un onore e un piacere – ha infatti commentato Rosa Cialini, Government & Social Impact Director di Meta in Sud Europa, Medio Oriente e Africa -. Questa lingua è una grande ricchezza e noi crediamo nella possibilità di creare community essendo se stessi. La lingua è parte integrante dell’identità di ogni persona e della regione del mondo cui appartiene: ci auguriamo che possa essere, soprattutto per i più giovani, un modo per sentirsi maggiormente coinvolti e rappresentanti e che contribuisca a conservare il patrimonio culturale del nostro Paese”.
Alla presentazione hanno partecipato gli assessori regionali Sebastiano Callari (Sistemi Informativi) e Pierpaolo Roberti (Autonomie locali). “L’autonomia e l’identità del Fvg passa anche attraverso gli strumenti di comunicazione che abbiamo, come i social – è intervenuto il primo -, altrimenti una lingua diventa di nicchia ed è destinata a morire”. Dell’importanza di usare la marilenghe ha parlato anche Roberti: “Essere riusciti a portare a casa questo obiettivo con un’azienda come Meta è grandioso – ha detto -. Il tema è far capire che il friulano non è solo la lingua di casa, ma può essere veicolato in tutti i contesti, come Facebook, su cui si trascorrono ore. Questa operazione consentirà ai friulani di leggere e parlare nella propria lingua”.
Sugli aspetti tecnici si è soffermato invece Diego Antonini, presidente di Insiel: “Noi abbiamo fornito le prime stringhe in friulano, poi l’Arlef è stata parte attiva del progetto definitivo, assicurando una traduzione di qualità e coerente con il linguaggio del social – ha detto -. Abbiamo partecipato con particolare entusiasmo al progetto. Questo è solo il primo passo: presto ci saranno nuovi rilasci anche su altre piattaforme”.