I controlli della polizia sull’autostrada A23 in Friuli.
Una denuncia e una multa. Sono gli esiti dei controlli predisposti nella nottata scorsa lungo l’autostrada Alpe Adria A23 all’altezza dell’area di servizio Ledra Est dalla polizia stradale di Udine. Il fine del monitoraggio è stato quello di accertare se le condizioni psicofisiche dei conducenti fossero alterate dall’assunzione di sostanze alcoliche o psicotrope. Ben 5 pattuglie della polizia stradale e 3 operatori sanitari hanno controllato, all’interno dell’area di servizio, 27 veicoli e 36 persone.
Durante i controlli un conducente neopatentato, già segnalato alla Prefettura per detenzione di sostanza stupefacente, è stato denunciato per guida sotto l’effetto di sostanza stupefacente, in particolare cannabinoidi, e una donna friulana con tasso alcolemico di 0,6 grammi di alcool per litro di sangue è stata multata per guida in stato di ebbrezza alcolica.
La campagna di sicurezza stradale si inserisce all’interno di una fruttuosa collaborazione con Autostrade per l’Italia che ha messo a disposizione un vero e proprio laboratorio forense dotato di strumenti di altissima tecnologia biomedica che rendono possibile, sul luogo del fermo del veicolo e in tempi estremamente rapidi, l’esecuzione di un controllo altrimenti da eseguire presso le strutture sanitarie ospedaliere, favorendo così un evidente risparmio di tempi e di risorse.
Il laboratorio forense è dotato di un gascromatografo di massa in grado di rilevare la presenza di sostanze psicotrope, psicoattive o stupefacenti nell’organismo analizzando la matrice biologica salivare. I medici che hanno collaborato con i poliziotti per tutta la notte sono invece chiamati a stabilire le condizioni di alterazione dei conducenti. Infatti, la complessità di questi controlli sta nella necessità che alla prova dell’assunzione di sostanze si accompagni quella dell’alterazione comportamentale.
Proprio per questo i conducenti risultati assuntori di sostanza stupefacente vengono sottoposti a vera e propria visita medica al fine di stabilirne le eventuali alterazioni psicofisiche che li renderebbero inidonei alla guida.
La polizia di Stato, nel ribadire la pericolosità di queste condotte per l’incolumità delle persone e la sicurezza della circolazione, invita gli utenti stradali ad avere consapevolezza del fatto che al controllo documentale “patente e libretto“, si associa ormai sistematicamente il controllo delle condizioni psicofisiche.