Contributi per il recupero dell’acqua piovana nelle case e nei condomini

La Regione sostiene l’installazione di sistemi di recupero dell’acqua piovana.

La Regione Fvg sostiene l’installazione di sistemi di recupero dell’acqua piovana nelle case private e nei condomini: la giunta, infatti, ha appena approvato l’avviso pubblico per la concessione di contributi per la realizzazione di impianti di raccolta.

“Nell’intento di favorire e diffondere buone pratiche di salvaguardia della risorsa idrica e di sostenibilità ambientale – ha spiegato l’assessore delegato, Fabio Scoccimarro -, la Regione concede contributi ai privati per la realizzazione di impianti di recupero delle acque meteoriche nelle abitazioni private o nei condomini. Siamo certi che sono le abitudini quotidiane le azioni che più e meglio possono incidere sui processi di riduzione degli sprechi e di tutela dell’ambiente”.

Per il 2024, la Regione ha messo a disposizione 1 milione di euro. Le domande potranno essere presentate dal 16 ottobre attraverso la piattaforma online e saranno evase secondo l’ordine cronologico di presentazione delle stesse, fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile.

Il contributo è concesso fino al 40 per cento della spesa ammissibile e fino ad un massimo di 7.500 euro per ciascuna domanda. Possono accedere al contributo le persone fisiche proprietarie immobiliari di unità destinate esclusivamente a uso abitativo privato, anche costituite in condominio, per la realizzazione di sistemi di raccolta delle acque meteoriche per il riutilizzo nell’impianto idraulico i cui usi sono finalizzati esclusivamente alle acque di servizio.

In particolare, sono finanziabili gli interventi di realizzazione di sistemi di raccolta delle acque meteoriche di recupero dalle coperture di edifici esistenti destinate a usi diversi dal consumo umano (diversi quindi dagli usi alimentari quali bere, preparare e cucinare cibi e l’igiene personale) e che comportino un risparmio dell’approvvigionamento idrico. L’acqua può essere raccolta e riutilizzata esclusivamente per l’irrigazione di giardini, lo scarico delle cassette WC, gli impianti di lavaggio delle superfici di pertinenza e altri usi non potabili consentiti dalla legislazione vigente.

L’impianto consiste nella rete di raccolta, di filtrazione, trattamento e di stoccaggio delle acque meteoriche recuperate dalle coperture di edifici, compresi i sistemi di troppo pieno e l’eventuale sistema di integrazione con acqua potabile dotato di disconnettore. Gli impianti devono essere realizzati in maniera tale da evitare il ristagno di acque che possono promuovere il proliferare di insetti e l’accumulo può essere realizzato sia interrato che fuori terra.

La domanda di contributo è presentata dal proprietario o comproprietario, oppure dall’amministratore nel caso di condomini, successivamente alla realizzazione dell’intervento per cui è richiesto il contributo, a partire dalle 9 del 16 ottobre e fino alle 16 del 29 novembre 2024.